Creano scompiglio nell’area di servizio sulla SS36, arrestati due rumeni

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Prima hanno molestato personale e clienti dell’area di servizio, poi hanno aggredito gli agenti

In manette due fratelli rumeni per resistenza, lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato

MANDELLO – Nella mattinata di ieri, domenica, nella stazione di servizio lungo la SS36 a Mandello, una pattuglia della Polizia di Stato – Squadra Volanti e una della Polizia Stradale sono intervenute per due persone particolarmente moleste e verosimilmente ubriache.

Ubriachi, intimidivano le persone con comportamenti molesti

I due uomini, in evidente stato di ebbrezza alcolica, alla vista degli agenti hanno iniziato a tenere un atteggiamento arrogante e di sfida, rifiutando di dichiarare le proprie generalità e di fornire i documenti.

Il bar dell’area di servizio era affollato di avventori e il personale ha riferito agli agenti che i due uomini da diversi minuti avevano un comportamento molesto e intimidatorio nei loro confronti e della clientela.

Vista la situazione, i poliziotti hanno allontanato i due uomini per procedere in sicurezza alla loro identificazione. I due si sono rifiutati dicendo, in modo aggressivo, che non avrebbero fatto nulla di quanto richiesto e che se ne sarebbero andati.

I due tentano di sfuggire ai controlli

Gli agenti hanno cercato di fermarli mentre si stavano allontanando per sottrarsi al controllo di Polizia. Mentre T.C., rumeno classe 1991, veniva fatto salire a bordo dell’auto di servizio, improvvisamente il fratello T.I., rumeno classe 1985, capendo che anche lui sarebbe stato portato in Questura, ha spinto un poliziotto cercando di guadagnare la fuga.

Gli altri agenti intervenuti sono riusciti a immobilizzarlo sebbene cercasse insistentemente e violentemente di liberarsi sgomitando e contorcendosi.

Anche T.C., che fino a pochi istanti prima era rimasto tranquillo, ha cominciato ad agitarsi, colpendo con forti calci e testate la portiera dell’autovettura per cercare di sfondarla e fuggire.

Fermati dopo una colluttazione

Ne è nata una colluttazione che si è conclusa solo grazie all’intervento di altri due equipaggi della Polizia di Stato. I due fratelli sono poi stati accompagnati in Questura dove hanno continuato a mantenere un comportamento estremamente aggressivo, violento e minaccioso nei confronti dei poliziotti.

In Questura l’aggressione ai poliziotti

T.C., dopo aver finto di essere collaborativo, improvvisamente ha sferrato due pugni a un agente colpendolo al volto, prima di avventarsi anche contro gli altri poliziotti presenti.

Nel corso delle operazioni tre agenti hanno riportato contusioni, rispettivamente con prognosi tra i 5 e i 7 giorni.

I due fratelli sono stati arrestati

I due fratelli sono stati arrestati per resistenza, lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato.

Oggi, presso il Tribunale di Lecco, si è svolto il processo direttissimo dove l’arresto è stato convalidato, sono stati richiesti i termini a difesa dal legale in attesa di giudizio previsto nel mese di aprile prossimo.