Bellano. E’ morto don Cesare, per oltre vent’anni parroco in paese

Tempo di lettura: 3 minuti

Grande dolore a Bellano per la morte di don Cesare

“Nessuno se l’aspettava, le sue condizioni erano definite stabili”

BELLANO – “Purtroppo, come un fulmine, è arrivata dall’ospedale la notizia che don Cesare è mancato”. La comunità di Bellano piange don Cesare Terraneo che, proprio dallo scorso settembre, non era più parroco del paese dopo 24 anni di servizio nella comunità.

Ad annunciarlo è stato il parroco don Emilio Sorte a cui aveva lasciato la guida della comunità: “Nessuno se l’aspettava, visto che non era in terapia intensiva e le sue condizioni erano definite stabili. Un peggioramento repentino, maligno. Un dramma per chi l’ha conosciuto, apprezzato, amato… un dolore grande per questa Comunità, per i suoi fratelli, sorelle e nipoti. Un abbraccio nel comune dolore e tanta sincera e profonda preghiera”. Queste le parole piene di costernazione di don Emilio.

Don Cesare, compiuti i 75 anni, aveva lasciato l’incarico per sopraggiunti limiti di età. In tutti questi anni, oltre a essere parroco di Bellano, aveva svolto anche il compito di decano del decanato dell’Alto Lario che comprende non solo Bellano, ma anche Vendrogno (di cui dal 1° dicembre 2018 era anche amministratore parrocchiale), Dervio e la Valvaronne, Esino, Varenna, Perledo e Gittana.

Don Cesare, raggiunta la pensione,aveva comunque deciso di rimanere vicino alla sua comunità scegliendo di restare in paese a disposizione di tutto il decanato.

Il ricordo del sindaco Antonio Rusconi

“Bellano sta pagando un prezzo davvero alto per questa epidemia. Oggi ci ha lasciato Don Cesare, parroco per 24 anni della nostra comunità. Il sindaco e tutti i consiglieri dei gruppi presenti in Consiglio Comunale ricordano con affetto Don Cesare per tutto quanto ha compiuto nel suo ministero pastorale a Bellano: rigore ed esuberanza, attenzione alla Parola e volontà di conservazione e ampliamento del patrimonio parrocchiale. Un riverente grazie a Don Cesare per tutto ciò che ha fatto per Bellano”.

Bellano, così come tutti i comuni d’Italia, il 31 marzo a mezzogiorno ricorderà le vittime dell’epidemia e onorerà tutti gli operatori sanitari che stanno combattendo per noi questa micidiale guerra.

“Bandiere a mezz’asta sui municipi di Bellano e Vendrogno, ai monumenti ai caduti e a San Rocco. A mezzogiorno io e il parroco rispetteranno un minuto di silenzio davanti al municipio di Bellano, con l’ammainamento delle bandiere sul molo. Le campane delle chiese parrocchiali di Bellano e Vendrogno e di San Rocco suoneranno a lutto, e verrà intonato il silenzio – ha detto il sindaco -. Siamo a chiedere a tutti coloro che lo possiedono di esporre il vessillo tricolore, e in ogni casa rispettare a mezzogiorno un minuto di silenzio. Ricorderemo Giuseppe Acerboni, Angelo Ceppi, Isabella Campanile e Don Cesare, vittime Bellanesi e Vendrognesi di questo male invisibile. Nel pomeriggio il feretro di Don Cesare giungerà a Bellano, e dopo un giro per il paese al suono delle campane a lutto verrà tumulato nella cappella dei preti al cimitero, con la benedizione del parroco e alla sola presenza del sindaco con gonfalone e fascia. In rappresentanza di tutta la parrocchia e la comunità. Finita questa emergenza verrà celebrata una S. Messa al cimitero a ricordo di Don Cesare e degli altri defunti. Vi chiediamo la massima partecipazione, ognuno nella propria abitazione, a questa giornata così mesta, ma che vuole anche guardare al futuro con speranza!”