Frana a Varenna. Tempi di riapertura ancora incerti, Valsassina possibile alternativa

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Una fotografia del 19 maggio, quando la frana ha fatto crollare parte della volta della galleria Fiumelatte

La valle come percorso alternativo se l’emergenza dovesse prolungarsi

Valutato un senso unico tra Bellano e Taceno in base al traffico, con presidi fissi della Polizia locale

LECCO/VARENNA – Dopo le numerose riunione dei giorni scorsi in Prefettura a Lecco, presiedute dal prefetto Sergio Pomponio, stabilito in giornata un nuovo Piano di Emergenza viabilità per rispondere alle criticità, sia legate alla mobilità automobilistica che ferroviaria, dovute alla frana di Varenna, in località Fiumelatte, dello scorso venerdì (19 maggio). Da quanto è emerso, per la rete stradale la Valsassina appare la soluzioni più accreditata come percorso alternativo se il problema non dovesse risolversi in tempi brevi.

Discussi in fase di riunione gli esiti del primo sopralluogo tecnico sul sito dell’evento calamitoso, svolto dai rappresentanti di Regione Lombardia, RFI e Provincia con l’utilizzo dell’elicottero in dotazione ai Vigili del Fuoco. In base a quanto emerso, le condizioni sono critiche per via dell’ingente quantità di detriti e massi di grossa dimensione spostati a seguito dello smottamento. Sostenuta la necessità di definire gli interventi secondo un ordine di priorità, che muoverà dalla messa in sicurezza del sito attraverso il disgaggio dei massi e la collocazione di una rete contenitiva per prevenire ulteriori movimenti franosi. I tempi di ultimazione dei lavori non sono ancora definiti.

Rispetto all’interruzione del tratto ferroviario tra Lierna e Bellano, previsto a cura di Trenord con il supporto del TPL di Lecco e dell’Autorità di Bacino del Lario presenti ai tavoli prefettizi di coordinamento, un meccanismo che prevede l’utilizzo di autobus sostitutivi e battelli.

“Con riferimento alla viabilità ordinaria invece – espongono dalla Prefettura – il Comitato Operativo di Viabilità, in una composizione ad hoc presieduta dal Prefetto, ha approvato un documento speditivo elaborato dalla Polizia Stradale e finalizzato a fronteggiare eventuali criticità del flusso veicolare sulla SS 36 che, attualmente, è l’alternativa unica a seguito dell’interruzione della SP 72, attraverso la previsione di possibili percorsi alternativi e di un preallertamento di tutte le componenti interessate nel Piano di emergenza sulla SS 36″.

E’ noto che la statale presenta volumi di traffico considerevoli, paragonabili a quelli di un’arteria autostradale che, in caso di congestionamento e crisi viabilistiche, possono mettere a rischio l’intero sistema della viabilità provinciale, creando ostacolo alla sicurezza degli automobilisti e dei cittadini in generale. “La vigente pianificazione di emergenza – prosegue la Prefettura – relativa alle procedure di gestione della mobilità della sponda orientale del Lario prevede sì degli itinerari alternativi, ma non considera il blocco prolungato della SP 72 che, come detto, rappresenta la principale, se non l’unica, variante tra Lecco e Bellano”.

Di conseguenza il Prefetto ha ritenuto opportuno ipotizzare una strategia di interventi molto snella e puntuale per ovviare, pur tenendo conto della singolarità dello scenario orografico e del sistema provinciale dei trasporti e della mobilità, ai danni e alle problematiche causate dal movimento franoso di Fiumelatte, fin tanto che la strada provinciale non sarà riaperta al traffico. Il documento di viabilità alternativa considera gli scenari critici dovuti anche alla chiusura della SS 36 nei tratti Lecco Bellano, Bellano-Colico, Dervio-Colico e Piona-Colico.

Nel caso di interruzione prolungata è ipotizzabile come percorso alternativo alla SP72 una deviazione da Lecco verso la Valsassina imboccando la SS 36 Dir poi la SP62 e infine la SS754 fino a raggiungere lo svincolo di immissione di Bellano dove si riprende la SS36 con un allungamento sul percorso di circa 6 km. Per i mezzi superiori a 3.5 t., si ritiene necessaria l’effettuazione di un’ulteriore deviazione, nel comune di Cortenova, verso la SP65 in direzione Esino Lario – SS753 e successivamente sulla SS754 per poi imboccare la SS36 nord dallo svincolo di Bellano. Stesso percorso è da ritenersi valido anche nel caso di chiusura della carreggiata sud.

Considerate le caratteristiche morfologiche e infrastrutturali della SS754 e della SP62 in caso di attuazione prolungata della deviazione, si ritiene opportuno valutare nel tratto compreso tra Bellano e Taceno e viceversa la realizzazione di un senso unico in base alle esigenze di deflusso del traffico veicolare, in modo tale da scongiurare eventuali rallentamenti o incidenti che determinerebbero una paralisi della viabilità provinciale.

Previsti, proprio al fine di scongiurare simili situazioni, presidi fissi con il coinvolgimento delle Polizie Locali dei Comuni interessati dagli svincoli più nevralgici. Posta particolare attenzione, con il coinvolgimento di ANAS, all’informazione per gli utenti a mezzo di pannelli a messaggio variabile e segnaletica stradale.

“Auspichiamo – dicono dalla Prefettura – che l’attuata sinergia tra le diverse componenti del sistema multilivello di Protezione Civile, attive e pronte all’intervento sin dall’immediatezza dell’evento, nonché meticolose a ipotizzare scenari di rischio solo possibili e, quindi, a valorizzare il momento preventivo della pianificazione di emergenza, possa contribuire alla sicurezza viabilistica anche nel contesto di un grave evento franoso come quello di Fiumelatte”.