Frana, tempi lunghi per la riapertura. Piano di emergenza per i treni

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Una fotografia del 19 maggio, quando la frana ha fatto crollare parte della volta della galleria Fiumelatte

Necessario rimuovere il materiale franato e verificare i danni alle gallerie prima di poter riaprire

Entro lunedì un piano di interventi. Bus sostitutivi per i viaggiatori dei treni tra Lecco e la Valtellina

LECCO / VARENNA – Si prospettano tempi lunghi per la riapertura, non solo della strada ma anche della galleria ferroviaria. E’ quanto emerso durante il vertice in Prefettura che si è svolto nel pomeriggio, alla presenza dei rappresentanti degli enti locali.

Frana galleria Sp72 Varenna Fiumelatte“Serviranno ulteriori controlli per verificare i danni riportati dalle gallerie – fa sapere Mattia Micheli, vicepresidente della Provincia delegato alla viabilità -prima ancora sarà necessario ripulire il materiale franato dal versante e finito sul tetto del tunnel stradale e ferroviario, quindi valutare le condizioni delle gallerie, i danni riportati e capire quali interventi saranno necessari e dunque tempistiche e risorse da mettere in campo”.

I primi sopralluoghi sono sono svolti in giornata anche con l’ausilio dell’elicottero dei Vigili del Fuoco. Ulteriori verifiche saranno effettuate ancora domani e nei giorni a seguire, gli operatori dovranno calarsi dall’alto per ispezionare le gallerie. Entro martedì dovrebbe essere definito un quadro completo della situazione.

“I tecnici di Rfi e Provincia sono già operativi sul posto per la messa in sicurezza del versante, per fare il punto della situazione sull’entità del danno e per iniziare a rimuovere il materiale sopra le gallerie della ferrovia e della strada provinciale – aggiunge Micheli –  Martedì nuovo sopralluogo per definire tempistiche e risorse necessarie, coinvolgendo anche gli enti superiori, Regione e Ministero. Stiamo facendo tutto il possibile, il territorio è fragile, ma le opere di prevenzione hanno contribuito a contenere i disagi, perché la galleria e le reti paramassi ha fatto il loro dovere, evitando guai peggiori”.

Se per la viabilità i disagi saranno limitati dalla disponibilità della Statale 36, non interessata dall’emergenza, e dagli svincoli di Bellano, Mandello e Abbadia che consentono di spostarsi lungo l’asse del lago, decisamente più complicata è la situazione del trasporto ferroviario.

 

Il piano di emergenza per i treni

La circolazione dei treni è stata interrotta dopo la frana e lo sarà sicuramente almeno fino a domani, sabato, ed è probabile che lo ‘stop’ prosegua ancora nei prossimi giorni. ‘Fino a prossima comunicazione’ come spiegato da Trenord.

Soppressa la linea Lecco-Sondrio e i treni della linea Milano Centrale- Tirano non proseguono oltre Lierna.

“I viaggiatori diretti da Milano verso l’Alto Lago e la Valtellina devono scendere a Lecco, dove sono attivati due collegamenti sostitutivi su bus: fra Lecco e Colico per chi deve poi recarsi in Valtellina e fra Lecco e Bellano per chi deve raggiungere l’Alto Lago” fa sapere Trenord.

Per chi invece arriva da Tirano e vuole spostarsi verso Lecco e Milano deve “scendere a Colico, e proseguire il viaggio su bus con destinazione Lecco. Da Lecco i passeggeri possono raggiungere la propria destinazione in treno, verso nord fino a Lierna o verso sud fino a Milano Centrale o Milano Porta Garibaldi Per gli spostamenti fra Milano e Lecco, si suggerisce ai viaggiatori di utilizzare la linea S8 Milano Porta Garibaldi-Carnate-Lecco”.

“Trenord, insieme alle istituzioni locali – spiegano dall’azienda – sta cercando di reperire il maggior numero possibile di bus”.

“La Provincia sta collaborando con Trenord, Agenzia per il trasporto pubblico, Navigazione e Prefettura per potenziare il servizio di trasporto alternativo con bus sostitutivi dei treni” fa sapere Micheli,

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