I maltrattamenti denunciati alla Gilardoni, ci sarà il processo d’appello

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La Gilardoni Raggi X di Mandello

Unico imputato l’ex capo del personale Roberto Redaelli, assolto in primo grado

L’Appello chiesto dagli avvocati dei lavoratori e sindacati alla Procura Generale. In aula il 12 aprile

 

MANDELLO – Si era chiuso con un nulla di fatto, dopo quasi due anni di udienze, il processo sui presunti maltrattamenti denunciati dai lavoratori della Gilardoni Raggi X di Mandello del Lario: il tribunale di Lecco, nel 2020, aveva infatti assolto Roberto Redaelli, allora capo del personale della nota azienda lariana, mentre per la titolare Maria Cristina Gilardoni, affetta da Alzheimer, era stato deciso il ‘non luogo a procedere’ viste le sue condizioni di salute.

“Il fatto non sussiste” era stato il motivo dell’assoluzione nei confronti di Redaelli, una sentenza che aveva lasciato l’amaro in bocca ai lavoratori, molti ormai ex dipendenti della Gilardoni, che avevano raccontato agli inquirenti, non senza lacrime, le prepotenze e i soprusi che ritenevano di aver subito in azienda (vedi articolo).

Roberto Redaelli, ex capo del personale in Gilardoni Raggi X

I difensori di Redaelli avevano insistito sulla tesi dell’unico uomo al comando, ovvero l’anziana imprenditrice il cui atteggiamento “ossessivo, di controllo su tutto” sarebbe “peggiorato nel corso degli anni” aggiungendo che sull’allora capo del personale si sarebbero rivalse le antipatie dei lavoratori per la sua veloce carriera in Gilardoni.

Non la pensano così i rappresentanti legali del lavoratori che hanno chiesto alla Procura Generale di attivarsi e valutare la possibilità di un processo di Appello, ottenendo risposta positiva. L’udienza è fissata per il 12 aprile.

“La sentenza di primo grado a nostro parere non è corretta secondo diversi punti di vista – spiega Maria Grazia Corti avvocato di parte civile per la CGIL di Lecco – che l’appello non fosse infondato o inammissibile è evidente dalla scelta della Procura Generale che ha fissato l’udienza, ora attendiamo fiduciosi”.

Maria Cristina Gilardoni

Unico imputato sarà lo stesso Redaelli. L’anziana imprenditrice, già esclusa dal processo di primo grado, è morta nel dicembre del 2021 all’età di 88 anni.

Non è ancora stato stabilito se il processo si svolgerà in presenza, le parti possono richiederlo quindici giorni prima della data stabilita, o in modalità cartolare, quindi con la sola deposizione di documenti.

Di sicuro non sarà un processo altrettanto lungo come in primo grado, non sarebbe stato richiesto al momento alcun supplemento di istruttoria probatoria e dunque si potrebbe arrivare a sentenza nel giro di pochi giorni.