Lido di Mandello “non balneabile” secondo le ultime analisi di ATS

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Dichiarato temporaneamente non balneabile il lido di Mandello

Fuori norma i valori di escherichia coli ed enterococchi intestinali

MANDELLO – L’ultimo bollettino sulla balneabilità del lago regala un’amara sorpresa per il Lido di Mandello dichiarato al momento non balneabile dagli accertamenti di Ats.

Gli esiti analitici dei campionamenti effettuati il 19 e 20 agosto avrebbero rilevato nella località mandellese valori troppo alti dei batteri di Escherichia coli (maggiore di 1000 UFC* ogni 100 millilitri) e di enterococchi intestinali (maggiore di 500 UFC* ogni 100 millilitri).

(IL BOLLETTINO – Balneabilità Lecco 23 agosto)

Mandello è l’unico lido “bocciato” dall’azienda sanitaria che dall’inizio della stagione monitora le acque antistanti le principali spiagge del ramo orientale del Lario. Le precedenti analisi (campionamenti del 5 e 6 agosto) non avevano invece fatto registrare alcuna criticità.

La causa forse legata al meteo

“Gli esiti delle analisi sono stati diramati oggi e abbiamo ricevuto l’ordinanza del Comune per il divieto di balneazione. Abbiamo quindi provveduto a installare i cartelli per avvisare i bagnanti” fa sapere Rossella Scola della Canottieri Moto Guzzi, gestore del Lido.

Un problema che si spera possa non rovinare il fine stagione a Mandello. “Crediamo di no – prosegue Rossella – resta un posto decisamente bello per trascorrere del tempo sul lago, con tanti servizi per gli utenti e docce gratuite per chi vuole rinfrescarsi”.

L’impressione è che sia comunque una condizione temporanea e si attendono i prossimi campionamenti dell’azienda sanitaria.

“Sappiamo che saranno compiuti presto nuove analisi – spiega il sindaco Riccardo Fasoli – ho avuto modo di parlare con i referenti dell’azienda sanitaria. La situazione potrebbe essere legata al meteo e alle precipitazioni discontinue di questi giorni e quindi al materiale scaricato al lago dal fiume Meria che sfocia in prossimità del Lido”.

“E’ da escludere che il problema sia legato al depuratore – dice Fasoli – e neppure a qualche scarico più a monte ma su questo faremo delle verifiche”