Mandello piange Mariella Alippi, volto del Gruppo Amici Luzzeno

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Fondatrice e anima del GAL, è scomparsa all’età di 50 anni

Tanto l’affetto di chi la conosceva. “Eri unica”

MANDELLO – Si svolgeranno mercoledì alle 10, alla chiesa di San Zeno, i funerali di Mariella Alippi, volto storico del Gruppo Amici Luzzeno che aveva contribuito a fondare nel 1996. Se n’è andata all’età di 50 anni.

Una perdita che ha creato grande dolore nella comunità mandellese dove Mariella era molto conosciuta, attivissima nel mondo del volontariato e nipote di Giancarlo Alippi, presidente del Soccorso degli Alpini di Mandello.

Lascia un figlio, Manuel. In queste ore si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio e affetto di chi la conosceva, semplici cittadini e le altre associazioni del paese.

“il viso, l’allegria, la schiettezza, la caparbietà, la voglia di fare. Era anima e corpo del Gal. La sua presenza in piazza portava tanta allegria. Dalle Gmg al Carlo Guzzi Day fino al Motoraduno Internazionale. Tutto il comitato ed i guzzisti che negli anni hanno frequentato Mandello sono vicini alla sua famiglia e al Gruppo Amici di Luzzeno” scrive il comitato Motoraduno Guzzi, presieduto dal sindaco Riccardo Fasoli.

Anche l’ex sindaco Riccardo Mariani l’ha ricordata con affetto: “Mariella è indimenticabile. La sua energia contagiosa, la sua risata schietta e dirompente, la sua accoglienza sincera alle cene sociali del Gal in primavera o alle “Gal Fest” estive. Un Sindaco impara ad apprezzare tutte le associazioni di volontariato del proprio paese ma, ora posso dirlo, il Gal occupa un posto speciale nei miei ricordi anche grazie a Mariella”.

Il presidente Zucchi: “Ci ha lasciato la sua grande amicizia e unicità”

“È davvero difficile da accettare, un’altra importante parte di noi se n’è andata…” scrive il presidente del GAL, Renato Zucchi manifestando il dolore del gruppo che nel febbraio dello scorso anno aveva già pianto la perdita di Ettore Stropeni.

“Da ieri leggo doversi messaggi di ricordo. “Se lei li leggesse, ci farebbe su una sguaiata risata delle sue e scuotendo la testa. Perché lei era unica così (e non lo dico tanto per dire): disponibile, istintiva, chiassosa, fortissima…si faceva odiare ed amare per la sua sfacciata spontaneità. Io la ringrazio semplicemente di cuore, per quello che ha lasciato a tutti noi con la sua grande amicizia e la sua unicità, non per tutti”.