Rifiuti abbandonati, a Colico multate trenta persone in tre giorni

Tempo di lettura: 2 minuti
rifiuti abbandonati colico
Una delle persone 'pizzicate' dagli agenti della Locale a Colico mentre abbandona (con tanto di lancio) un sacco di rifuti

I controlli della Polizia Locale a Colico contro l’abbandono di rifiuti

Il comandante Di Cesare: “Un fenomeno grave e che non ammette scuse. I modi per smaltire regolarmente i propri rifiuti ci sono”

COLICO – Il Comando di Polizia Locale Associato Alto Lario (in servizio nei comuni di Colico, Dorio e Dervio) con la ripresa degli spostamenti e le parziali riaperture ha osservato un aggravarsi dell’intollerabile fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti, soprattutto nelle aree periferiche e boschive delle frazioni di Colico.

Lo stesso comando alla fine di aprile ha dunque deciso di attuare una intensa azione repressiva ad alto impatto, con appostamenti assistiti da innovativi strumenti di vigilanza faunistica (infrarossi, rilevatori di movimenti).

In soli 3 giorni spiegano gli agenti, sono state identificate e sanzionate una trentina di persone, la maggior parte residenti, intente a disfarsi di ogni tipo di rifiuto, anche ingombranti. Le sanzioni elevate vanno da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500 euro e nei casi in cui l’abbandono di rifiuti abbia coinvolto delle ditte i fatti assumeranno una rilevanza penale e i responsabili saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Sono in corso ulteriori indagini ed accertamenti. “Quello che è certo – spiega il comandante Edoardo Di Cesare – è che il Comando non avrà nessuna compassione e tolleranza per chi sfregia il territorio con comportamenti che evidenziano una assoluta mancanza di senso civico. I modi per smaltire regolarmente i propri rifiuti ci sono e sono assolutamente accessibili; nemmeno l’ignoranza delle norme e dei divieti potrà essere addotta come scusante, la legge non la ammette ed in ogni caso risulta una ignoranza assolutamente evitabile viste le campagne preventive fatte dal Comando negli ultimi anni e la quantità di informazioni rinvenibili ovunque”.