Brivio, 10 le persone morte a causa del coronavirus. Airoldi: “Dati terribili”

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Il sindaco Federico Airoldi

Il sindaco: “Non è ancora finita. Atteniamoci scrupolosamente alle regole”

Da oggi 200 mascherine disponibili alla cartoleria di Beverate

BRIVIO – Il sindaco non ha esitato a definirli dei dati terribili. Come di consueto il primo cittadino Federico Airoldi ha aggiornato ieri sera, giovedì, la cittadinanza sui dati relativi alla diffusione del contagio da covid 19. “Devo annunciare con profonda tristezza e rammarico che il numero dei nostri concittadini deceduti a causa del virus è salito a 10. Porgo alle famiglie, a nome di tutta la cittadinanza, le più sentite condoglianze”. Il numero di contagi è di 28 mentre le persone sottoposte a sorveglianza attiva sono 18, quelle guarite e dimesse 6.

Non è ancora finita

“Voglio soffermarmi brevemente anche sui dati del contagio in generale, che oggi hanno registrato un aumento di casi ed un aumento di decessi (610 in 24 ore), per dire che non è finita. Dobbiamo stare attenti e rispettare l’invito a non uscire di casa e mantenere le distanze interpersonali”. Da questa mattina, venerdì, presso la cartoleria di Annalisa Mattavelli a Beverate saranno disponibili 200 mascherine.

Basta polemiche

Il sindaco ha poi invitato la cittadinanza a evitare, in queste settimane difficili per tutti, inutili polemiche. “Vi invito a riflettere sul concetto di essenziale. Un concetto che moltissimi di noi, in tempo di pandemia, hanno riscoperto quale immediata conseguenza del cambiamento necessario e repentino delle abitudini quotidiane per tutelare la nostra e l’altrui salute. Essendo costretti a passare la maggior parte del nostro tempo tra le mura domestiche abbiamo riscoperto che il dialogo in famiglia è essenziale, che comperare il pane è essenziale, che fare una telefonata per salutare i propri cari o gli amici è essenziale, che rispettare le regole igienico sanitarie è essenziale, che la vera solidarietà è essenziale”.

Riscoprire l’essenziale

“E’ essenziale il medico, l’infermiere, l’operatore sanitario, il volontario, la forza dell’ordine. E’ essenziale aiutare chi ha bisogno, è essenziale non lasciare indietro nessuno. A volte è essenziale il silenzio. Una delle cose da sempre non essenziali, a maggior ragione in questo periodo di dolore e sofferenza è la polemica. Non è essenziale seguire ed ascoltare chi fa polemica su tutto e su tutti per seminar zizzania. Polemici di professione non siete essenziali”.