Brivio, per i Nas nessuna irregolarità alla casa di riposo: ecco la situazione alla Rsa

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La casa di riposo a Brivio

Da sabato 21 marzo a lunedì 30 marzo 15 decessi, 12 dei quali molto probabilmente correlati al covid 19

Vercelloni: “È chiaro che i nostri ospiti per età, patologie concomitanti e possibilità di contagi reciproci rappresentano un bersaglio ideale per il Coronavirus”

BRIVIO – Nessuna irregolarità nella rsa Frigerio di Brivio. A rendere noto l’esito dell’ispezione avvenuta venerdì scorso da parte dei carabinieri dei Nas è Stefano Vercelloni, direttore sanitario della casa di riposo di Brivio. Come noto, il sindaco Federico Airoldi aveva informato venerdì scorso la cittadinanza con una nota circa quanto avvenuto nel pomeriggio nella struttura per anziani del paese, sottolineando di aver agito in piena collaborazione con la stessa direzione sanitaria e i carabinieri della locale stazione.Un atto doveroso, era stato sottolineato, alla luce dei numerosi decessi e della necessità di tutelare la salute degli ospiti e del personale della Rsa.

I dati sulla Rsa di Brivio

Così, terminata l’ispezione, il direttore sanitario ha deciso opportuno rendere nota a tutti, in assoluta trasparenza, la situazione attuale all’interno della Rsa.”Fino a sabato scorso, 21 Marzo, tutto era discretamente tranquillo ad eccezione di qualche caso di febbre di non particolare gravità. Da sabato 21 marzo ad oggi lunedì 30 marzo si sono verificati 15 decessi, 12 dei quali molto probabilmente correlati, clinicamente parlando, a possibili casi di Covid 19 e 3 molto probabilmente non correlati. A tali numeri va aggiunto un altro decesso, del 15 marzo, con quadro clinico di vomito e diarrea, senza disturbi respiratori e senza febbre, che però appare comunque sospetto vista la possibilità di tale presentazione della malattia. A questo punto il numero dei decessi sarebbe di 16 (13 Covid-correlati e 3 no) nell’arco di 14 giorni.  Oltre ai decessi abbiamo attualmente 24 casi clinicamente sospetti, almeno 3 dei quali discretamente critici”.

Anziani bersaglio del covid 19

Dati a cui vanno aggiunti quelli dei guariti: “Ci sono  30 ospiti, almeno clinicamente guariti, dopo forme febbrili insorte negli ultimi giorni e 58 ospiti attualmente “sani” (a parte le loro patologie di base). È chiaro che i nostri ospiti per età, patologie concomitanti e possibilità di contagi reciproci rappresentano un bersaglio ideale per il Coronavirus: questo nonostante le misure di prevenzione adottate anche dolorosamente, prima fra tutte lo stop all’ingresso dei parenti”.

Per quanto riguarda gli operatori sanitaria si sono registrati diversi casi di malattia, “ma, almeno al momento, siamo in grado di gestire la situazione pur con una dotazione di Dpi non certamente qualitativamente ottimale. Ci è peraltro impossibile rispondere a tutte le telefonate dei parenti perché ciò toglierebbe tempo prezioso agli operatori stessi impegnati nell’assistenza degli ospiti. Abbiamo perciò scelto di procedere noi a telefonate informative ai parenti.Non abbiamo invece particolari problemi per quanto riguarda ossigeno e farmaci”.

I tamponi sono di competenza Ats

Vercelloni chiarisce anche sull’utilizzo dei termini. “I termini “sospetti” e “clinicamente correlati” si riferiscono ovviamente al fatto che mancano accertamenti specifici (tamponi) che sono di pertinenza e di competenza dell’Ats. A questo proposito noi avevamo già avvisato della nostra situazione in divenire, prima con la risposta ad una indagine di sorveglianza e poi tramite richiesta diretta al Dipartimento di Igiene Covid-dedicato. Si è poi aggiunta anche l’allerta di Sindaco e Maresciallo dei Carabinieri che, di concerto con la Direzione Sanitaria della RSA, hanno avvisato il Prefetto che ha, a sua volta, avvertito l’ATS. Venerdì pomeriggio c’è stata l’ispezione dei Carabinieri dei NAS che hanno verificato la situazione constatando numeri a loro dire inferiori alla media di strutture analoghe e, come risulta dal verbale, non è stata rilevata alcuna irregolarità”.

Sanificazione della struttura

Alla luce di alcuni consigli ricevuti dai Nas, la casa di riposo sta perfezionando alcune “ulteriori misure di prevenzione che in parte stavamo già attuando. Lunedì mattina è stato iniziato un intervento di sanificazione all’interno della struttura a cura di una ditta specializzata: l’incarico alla ditta è stato conferito prima dell’ispezione dei Nas.
Riguardo invece a eventuali interventi ATS (tamponi a ospiti e/o a personale) restiamo in fiduciosa attesa. Infine colgo l’occasione di rivolgere pubblicamente un ringraziamento a tutti gli operatori per la dedizione e abnegazione che stanno dimostrando nell’assistenza ai “nostri” anziani”.