Le note dei Luf per l’ultimo saluto a Luisella Barelli: “Una donna eccezionale”

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Grande commozione ai funerali di Luisella Barelli, moglie e madre speciale: “Hai avuto un coraggio da leonessa”

Nella band fondata da Dario Canossi suona il figlio Lorenzo Marra. Toccante la lettera letta dall’altro figlio Angelo

PADERNO D’ADDA – Una persona speciale. Una donna sorridente, disponibile e aperta al mondo. Una persona di cui tutti ricorderanno sempre la grande dignità e l’altrettanta notevole statura umana. Se n’è andata lasciando un immenso vuoto nelle tante persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla Luisella Barelli. 67 anni, da sempre residente a Paderno d’Adda, nella grande casa di via Strada delle Liviere, Luisella era conosciuta e ben voluta da tutti pur vivendo una vita riservata e lontana dai riflettori. Capace di riservare un sorriso e una parola dolce, era entrata nel cuore di tanti senza quasi neanche saperlo.

Il ricordo dei figli

Tantissime le persone che in questi giorni hanno bussato alla porta della famiglia Marra per portare un messaggio di cordoglio e di affetto. “Nostra madre era così – ricordano commossi e affranti i figli Angelo e Lorenzo – Siamo rimasti anche noi stupiti per il continuo via vai di persone che hanno voluto stringersi intorno al nostro dolore”. Luisella non chiudeva mai la porta in faccia a nessuno: “Ha vissuto i suoi 67 anni con intensità e vigore”. Anche negli ultimi mesi, quando la malattia aveva intaccato il suo corpo, non si era mai arresa. E soprattutto non aveva mai smesso di amare i suoi cari. “Le dobbiamo tantissimo, se non tutto. Era una forza della natura. Aveva mille passioni e hobby che praticava da autodidatta”. Non c’era cosa che non le riusciva. Amava sopratutto cucinare, tanto che di suo pugno era riuscita a scrivere un ricettario in cui conservava gli “esperimenti” meglio riusciti. “Alcuni parenti ci hanno detto che di nostra mamma ricorderanno sempre la grande dignità e la statura umana. Parole quanto mai veritiere e azzeccate. Nostra madre non era la classica donna con il tailleur. E non avrebbe mai voluto sembrare una morta dentro la bara. Per questo l’abbiamo sistemata e truccata in modo che potesse essere bella come lo è sempre stata”.

Un funerale in musica

Nella bara che ha accolto il suo corpo, i pronipoti hanno voluto lasciare, come ricordo, dei disegni colorati preparati appositamente per lei. Lei che, con le sue parole dolci e pacate, riusciva a entrare nel cuore di tutti. Semplice e al contempo speciale, riservata e allo stesso tempo di una vitalità unica. Anche il parroco nell’omelia ha ricordato la grande disponibilità di Luisella, a cui i figli e i familiari più stretti hanno voluto tributare un ultimo calorosissimo tributo, lasciando parlare, durante il funerale, innanzitutto la musica, il linguaggio universale capace di abbattere tutte le barriere, anche la morte. Le note di Wonderful Life, la sua canzone preferita, suonate dal coro parrocchiale hanno accompagnato il momento della comunione e dell’uscita del feretro dalla chiesa parrocchiale, gremita di persone.

L’Ave Maria dei Luf

Sulla bara non il classico cofano di fiori, ma rose rosse confezionate a cuore con al centro tre orchidee, rappresentanti il marito Fernando e i due figli. Anche i Luf, la mitica band fondata da Dario Canossi, hanno voluto essere presenti mercoledì a Paderno. Per stringersi, innanzitutto a Lorenzo, il loro fisarmonicista e per ricordare, con i loro brani, Luisella. Toccante il momento in cui, prima della comunione, hanno suonato l’Ave Maria Migrante, chiedendo alla madre di tutte le madri di accogliere in cielo, ricongiungendosi così con i genitori, una mamma speciale e unica. Non meno emozionante la proposta di “Vorrei” e “Le ombre degli amici”, tutti brani che affrontano il legame profondo tra genitori e figli. Un rapporto unico e intenso, raccontato anche nella bellissima lettera scritta dal figlio Angelo, prendendo spunto da una poesia che Luisella stessa aveva dedicato a sua madre. “L’ho trovata per caso in questi giorni riordinando casa – aggiunge Angelo – Io non credo che le cose avvengano senza un senso. Queste parole mi hanno dato la forza di scrivere una lettera che mai avrei pensato di riuscire poi a leggere dal pulpito. Una lettera in cui ho ringraziato mia madre per essere stata semplicemente se stessa. Una forza della natura, senza neanche quasi accorgersene”.

ECCO LA LETTERA LETTA DAL FIGLIO ANGELO IN RICORDO DELLA MAMMA LUISELLA BARELLI