Maltempo nel Meratese, strade allagate e un muro crollato a Olgiate

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Allagata via Dei Pini

Danni a Porchera in via della Corna mentre via Dei Pini è stata invasa dall’acqua

Il sindaco Bernocco: “Va assolutamente risolto, in sinergia con Merate, il problema del Calendone”

OLGIATE MOLGORA – Strade allagate, box travolti dall’acqua e anche un muro crollato. Sono ingenti i danni causati dall’ondata di maltempo che da questa notte si è abbattuta con violenza sul Meratese.

Il muro crollato in via della Corna

L’allarme a Olgiate è scattato intorno alle 3.30 quando al sindaco Giovanni Battista Bernocco è arrivata la prima telefonata relativa al crollo di un muro in via Corna, a Porchera. “Ha ceduto il muro situato vicino al lavatoio, nella zona della scuola materna e dell’asilo nido – puntualizza il primo cittadino, impegnato per tutta la mattina a fare la spola tra un sopralluogo e l’altro dei punti maggiormente colpiti dal maltempo -. L’area è stata transennata, dopodiché valuteremo il da farsi”.

L’area è stata transennata

Ingenti i danni registrati dai privati, soprattuto nella zona di via Dei Pini, dove la strada è stata completamente invasa da un fiume di acqua. Tantissimi i disagi anche per le aziende situate nella zona industriale al confine tra Calco e Olgiate, a ridosso della ferrovia.  “Il problema deriva sempre dall’intasamento che si registra sul torrente Calendone”.

Strade allegate nell’area industriale

Lo stesso “rigagnolo” che ha causato i danni registrati nella galleria della Roncaglia, con il conseguente stop per diverse ore alla circolazione ferroviaria nel tratto compreso tra Calolzio e Carnate. “Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione per non trovarsi ad ogni nubifragio a fare i conti con questi danni. Con la precedente amministrazione comunale di Merate avevamo intavolato un discorso che contiamo di riprendere il prima possibile con il neo sindaco Massimo Panzeri”.

In via Dei Pini, per prestare soccorso ai residenti che si sono trovati i garage e i box pieni di acqua e sono stati quindi costretti a mettere in strada oggetti e beni personali, sono giunti, oltre ai vigili del Fuoco, anche i volontari della Protezione civile del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.