Merate, installato il tendone della Protezione civile al Frisia: servirà per i tamponi

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Volontari della Protezione civile al lavoro questo pomeriggio per installare il tendone nel parcheggio dell’istituto Frisia

I vertici della Rsa hanno chiesto la disponibilità della struttura mobile in Comune in modo da poter realizzare i tamponi al personale

 

MERATE – Un tendone della Protezione civile di Merate è stato allestito questo pomeriggio, martedì, nel piazzale interno dell’Istituto Frisia. L’amministrazione comunale ha infatti accolto la richiesta ricevuta dei vertici della casa di riposo, facente parte dell’azienda di servizi alla persona Istituti milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, di mettere temporaneamente a disposizione dell’istituto geriatrico e riabilitativo un tendone di proprietà della protezione civile.

La struttura mobile, posizionata nel parcheggio interno, appena dopo il cancello d’ingresso, servirà, in base a quanto è stato possibile apprendere,  per effettuare i tamponi ai dipendenti della struttura che dovranno tornare a prestare servizio nella Rsa dopo aver effettuato il periodo di sorveglianza attiva. La richiesta, giunta in Municipio, è stata discussa questa mattina durante la consueta riunione del Coc, centro operativo comunale, istituito per fronteggiare l’emergenza coronavirus. A quanto è stato possibile apprendere, il tendone verrà ospitato all’interno del Frisia per circa tre settimane.

Secondo il bollettino diffuso dal Pio Albergo Trivulzio in riferimento all’istituto Frisia, al 118 aprile, sarebbero “69 pazienti in osservazione per sintomatologia febbrile e respiratoria, 3 i pazienti critici. Tutto l’Istituto Frisia di Merate – scrivono – risulta isolato. Previsto l’uso cautelativo dei DPI completi su tutta la Struttura”.

Proprio ieri, lunedì, è avvenuta all’interno dell’istituto meratese di via Don Gnocchi, che fa capo al Pio Albergo Trivulzio di Milano, l’ispezione da parte dei carabinieri del Nas.

Anche a Lecco, come già annunciato la scorsa settimana (leggi qui), la Procura ha iniziato un’indagine conoscitiva per fare luce sulle morti nelle case di riposo del territorio e verificare se qualcosa non ha funzionato nella gestione dell’emergenza sanitaria, causata dell’epidemia di Coronavirus.

Secondo i dati resi noti dal Comune, dal 1° marzo al 15 aprile all’interno della Rsa di via Don Gnocchi a Merate sono morti 56 anziani (su un totale di 200). Nei giorni scorsi, un’infermiera della stessa RSA, delegata della Funzione pubblica Fp Cgil Lecco, aveva espresso la sua preoccupazione sulle difficoltà vissute nella struttura in un’intervista realizzata da La7 (leggi qui).