Missaglia: ispezione di Vigili del Fuoco e carabinieri all’edificio sventrato dopo l’esplosione

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L'edificio situato al confine tra via Manzoni e via don Biffi a Maresso

Indagini in corso per accertare l’origine dell’esplosione in cui un uomo è rimasto ferito. Due le famiglie sfollate

L’area resta ancora sotto sequestro su disposizione della Procura di Lecco che ha aperto un fascicolo di indagine

MISSAGLIA – Sopralluogo questa mattina, mercoledì, da parte dei vigili del Fuoco del nucleo investigativo antincendi territoriale all’immobile situato all’angolo tra via Manzoni e via Don Biffi andato parzialmente distrutto a seguito della violenta esplosione dello scorso 1 novembre. Da quel giorno l’area è posta sotto sequestro in attesa degli accertamenti della magistratura.

Uno dei mezzi del nucleo investigativo anti incendio dei Vigili del Fuoco oggi a Missaglia

Oggi, i professionisti specializzati dei Vigili del Fuoco sono entrati nell’area posta sotto sequestro per verificare lo status quo e acquisire ulteriori elementi utili per le indagini sull’origine della violenta esplosione. Insieme a loro anche i carabinieri della stazione di Casatenovo e gli agenti della Polizia locale.

Resta chiusa via Don Biffi

Anche il sindaco Bruno Crippa è stato informato dei fatti: “La situazione è ancora congelata: l’area resta ancora sotto sequestro. E così anche la via limitrofa, via don Biffi, resta chiusa al traffico”. Due le famiglie sfollate a seguito dell’esplosione, entrambe ora alloggiate in immobili messi a disposizione dal Comune. Resta ancora ricoverato in ospedale l’uomo rimasto ferito a seguito dell’esplosione: “La prognosi era di 40 giorni. Una volta dimesso dovremo pensare anche alla sua abitazione”.

Il sopralluogo di oggi serviva anche per valutare lo status dell’immobile e capire quanto dello stabile dovrà essere abbattuto e quanto potrà essere ristrutturato. “Come Comune ci è stato chiesto di valutare anche la stabilità della struttura. Speriamo che si arrivi presto al dissequestro al fine di poter sbloccare la situazione” conclude Crippa.