Paderno, settimo furto allo Stallazzo dall’inizio dell’anno: “Ora chiudiamo davvero”

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I ladri sono entrati in azione questa notte effettuando molti danni alla struttura gestita dalla cooperativa Solleva

Hanno messo tutto a soqquadro e rubato un decespugliatore. Prima di fuggire, si sono pure mangiati le torte presenti nel frigorifero

PADERNO D’ADDA – Hanno messo tutto a soqquadro, aprendo armadi e cassetti, rovesciando tutto a terra. Non solo, ma hanno persino aperto il frigo e mangiato le torte presenti. Ennesimo furto ai danni del punto ristoro Stallazzo situato sull’alzaia del fiume Adda al confine tra Paderno e Cornate d’Adda. Dall’inizio dell’anno a oggi è la settima incursione dei ladri all’interno dello stabile gestito da tre anni dalla cooperativa sociale Solleva. Anche questa volta si è trattato di un furto effettuato compiendo numerosi danni alla struttura pubblica gestita con devozione e passione dai soci e dai volontari della cooperativa sociale con sede a Brivio.

“Siamo senza parole – commenta esasperato Luigi Gasparini, presidente di Solleva, giunto sul posto questa mattina per constatare i danni e aspettare i carabinieri a cui sporgere denuncia -. Questa volta rischiamo di dover chiudere davvero. Chiaramente non è una decisione che prenderò da solo. Mi confronterò con il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio e con il direttore del Parco Adda Nord. Ma così non si può andare avanti”. Sabato 13 luglio il sodalizio aveva promosso la giornata dello sdegno popolare per sensibilizzare le amministrazioni comunali, il parco e tutti i consorzi che gravitano intorno all’Adda sulla necessità di mettere in sicurezza l’alzaia.

Da quel giorno a oggi, i ladri – vandali sono tornati in azione già due volte. “Questa volta hanno deciso di cambiare strategia e sono entrati dal primo piano, rompendo il vetro di una finestra. Per salire hanno utilizzato un tavolo”. Una volta dentro al punto ristoro hanno rubato un decespugliatore riposto in un angolo del bar: “Hanno cercato di rubare anche un tagliaerba e un’affettatrice, ma non ci sono riusciti perché probabilmente pesavano troppo”.

Non contenti, hanno aperto tutti gli armadi e i cassetti alla ricerca probabilmente di soldi. E giusto per non farsi mancare niente hanno mangiato pure le torte presenti nel frigorifero. I danni sono ingenti: “Dobbiamo ancora compiere una stima precisa, ma la devastazione è tanta. E molta è anche la rabbia. Così non si può andare avanti”.