Schiacciato da un escavatore a Besana: muore operaio di Casatenovo

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ambulanza
(foto archivio)

Il tragico infortunio sul lavoro è successo oggi, martedì, poco dopo le 15

Stefano Anastasio aveva 50 anni e da anni abitava a Casatenovo, dove lavorava per una ditta edile

CASATENOVO – Risiedeva a Casatenovo Stefano Anastasio, l’operaio di 50 anni, morto oggi, martedì 11 gennaio, in un incidente sul lavoro avvenuto a Besana Brianza. L’uomo sarebbe rimasto sotto al mezzo che stava manovrando mentre si trovava a lavorare all’interno di un cantiere in via della Fontana.

Casertano d’origine, Anastasio viveva da anni a Casatenovo e lavorava per la ditta Costruzioni Sassella. L’esatta dinamica dell’infortunio mortale è al vaglio delle forze dell’ordine, ma da quanto è stato possibile apprendere l’escavatore che l’operaio stava manovrando si è ribaltato all’improvviso. Immediatamente è scattata la richiesta di aiuto da parte dei colleghi che lo hanno visto immobile sotto il mezzo. Sul posto è arrivata un’ambulanza mentre in volo si è alzato anche l’elisoccorso, ma i tentativi di salvataggio si sono dimostrati purtroppo inutili. Anastasio è morto sul posto. Il cantiere è stato messo sotto sequestro in attesa che venga fatta chiarezza su quanto avvenuto.

Un infortunio mortale che arriva a un giorno di distanza da un altro tragico incidente sul lavoro, avvenuto ieri a Novate Milanese con vittima un uomo di 63 anni.
Episodi che accendono nuovamente l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro con una netta presa di posizione dei sindacati.

“Ennesima tragedia sul lavoro. L’UGL esprime il suo cordoglio alla famiglia dell’operaio morto a causa di un incidente sul lavoro a Besana Brianza. Alla luce dei troppi casi mortali occorre aprire un tavolo di confronto con il Governo per arginare il triste fenomeno dilagante delle cosiddette morti bianche. E’ necessario incrementare i controlli, favorire una maggiore cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro e garantire una formazione adeguata per i lavoratori, soprattutto laddove si svolgono mansioni più a rischio. L’UGL, con il tour ‘lavorare per vivere’, ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul grave fenomeno, per dire basta a queste continue stragi silenziose”. Lo hanno detto Paolo Capone, Segretario Generale UGL e Claudio Morgillo, Segretario Regionale UGL Lombardia, in merito all’infortunio in cui ha perso la vita un operaio, rimasto schiacciato dalla cabina di un escavatore mentre stava lavorando ad alcune opere di manutenzione, a Besana Brianza.