Merate, gli studenti del Viganò in pista per Azione contro la fame

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Coinvolte in una corsa solidale in favore dei bambini più bisognosi tutte le undici classi di prima dell’istituto Viganò

A febbraio l’incontro in classe con una volontaria di Azione contro la fame per illustrare le attività promosse dall’organizzazione umanitaria

MERATE – Per ogni giro di corsa effettuato hanno raccolto fondi da devolvere in favore dei bambini più bisognosi dell’Africa. Gli studenti dell’Istituto Viganò sono scesi in pista, venerdì scorso, in favore di Azione contro la fame, organizzazione umanitaria internazionale che combatte le cause e le conseguenze della malnutrizione in 50 Paesi del mondo. Gli alunni di prima superiore hanno infatti preso parte all’iniziativa di sensibilizzazione sul tema della fame nel mondo promossa con slancio e partecipazione dai docenti di educazione motoria dell’istituto Viganò.

A febbraio una volontaria del sodalizio, Silvia, aveva tenuto una lezione di formazione per sensibilizzare gli alunni sulle cause e le conseguenze della malnutrizione nel mondo. Con l’ausilio di un video in cui sono stati illustrate i progetti di Azione contro la Fame in Ciad, un Paese sconvolto da anni di conflitti regionali che hanno reso la situazione nutrizionale molto grave, aveva poi spiegato agli studenti come con 28 euro sia possibile dare da mangiare per otto settimane a un ragazzo africano.

Un particolare che ha colpito nel profondo alcuni degli studenti del Viganò, pronti a scendere in pista settimana scorsa per raccogliere, ad ogni anello di 200 metri percorso, dei soldi da destinare ai bambini meno fortunati dell’Africa. Undici le classi coinvolte nell’iniziativa, promossa nell’ambito del progetto di accoglienza agli alunni delle classi prime, proposto ogni anno dall’istituto Viganò.

La corsa contro la fame è un evento didattico, sportivo e solidale ideato in Francia nel 1997 e poi rapidamente esportato in Spagna, Italia e Germania, con l’idea di assegnare un ruolo chiave agli alunni delle scuole partecipanti, ai quali viene chiesto un coinvolgimento attivo nell’essere parte della soluzione al problema della fame nel mondo.