‘Metastasi’, Brivio in Tribunale: ‘Non ho mai fatto da mediatore’

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Il sindaco di Lecco Virginio Brivio al suo arrivo in Tribunale. Con lui il presidente del Consiglio Comunale Alfredo Marelli (tutto a destra) e il consigliere comunale Antonio Pattarini (in centro)

 

LECCO – “Mi sono tolto un peso. Mi aspettavo maggiori approfondimenti ma lasciamoli lavorare, confido ancora nella giustizia”. È sollevato il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, al termine della deposizione rilasciata questa mattina durante l’udienza del processo “Metastasi”.

Testimone nella lista dalla pubblica accusa, rappresentata quest’oggi dal pm Bruna Albertini, il primo cittadino lecchese è stato chiamato a chiarire il suo ruolo all’interno della vicenda Lido di Parè nonché i suoi rapporti con l’ex consigliere comunale Ernesto Palermo, condannato in abbreviato a 6 anni e 8 mesi di reclusione lo scorso 17 aprile.

Proprio Palermo e il suo coimputato Claudio Bongarzone, anch’esso condannato in abbreviato a una pena di 3 anni e 4 mesi, hanno fatto la loro comparsa in aula questa mattina, tradotti dal Tribunale di Lecco per rendere deposizione. Entrambi, poiché coimputati di reato connesso, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

L’audizione del sindaco Brivio è durata poco più di un’ora: incalzato dalle domande del pm Albertini e a seguire dai legali di Marco Rusconi, avv. Enrico Giarda, e di Mario Trovato e Antonello Redaelli, avv. Marcello Perillo, Brivio ha raccontato al collegio giudicante del foro lecchese la sua posizione relativamente alla vicenda del “pratone” di Valmadrera.

L'ex sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi
L’ex sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi

“Era più o meno la fine del giugno 2011 – ha esordito il sindaco – Rusconi mi contattò per segnalarmi una situazione di difficoltà: l’amministrazione aveva infatti richiesto alla Prefettura un’informativa relativa alla concessione del Lido di Parè, che tardava ad arrivare. Mi chiese un consiglio, la sua preoccupazione era dovuta alle tempistiche poiché il progetto prevedeva una struttura ad utilizzo estivo ed essendo già la fine di giugno il ritardo della Prefettura poteva pregiudicarne la realizzazione. Come sindaco ero informato sulle tempistiche per le informative, che vanno dai 45 ai 60 giorni. Ricordo che lo sollecitai a rivolgersi lui stesso alla Prefettura per avere notizie. In quei tempi comunque mi trovavo spesso con l’allora prefetto Valentini, per questioni relative al Comune di Lecco, tra cui la pizzeria ‘The Village”‘ della Deluxe Srl per il quale avevamo chiesto un’informativa dal quale tra l’altro emersero i rapporti di parentela tra il gestore De Luca Bruno e la famiglia Coco Trovato. Durante uno di questi incontri parlai al Prefetto del caso di Valmadrera: mi informò che la Prefettura avrebbe emesso un’informativa atipica ma non entrammo nel merito del problema. Dopodiché informai Marco Rusconi e gli consigliai la revoca della concessione: è prassi della pubblica amministrazione quando c’è sentore di infiltrazioni di criminalità organizzata revocare, è questione di sicurezza. Tra l’altro vorrei ricordare che in questo ambito come sindaco di Lecco ero molto attivo nella creazione di un protocollo alla legalità proprio con la Prefettura ”.

Ernesto Palermo
Ernesto Palermo

Passato in rassegna dal pubblico ministero anche il rapporto tra il primo cittadino lecchese e l’allora consigliere comunale Ernesto Palermo: “Conobbi Palermo la prima volta tra il 2005 e il 2006, quando lavoravo in Provincia. Poi come consigliere comunale nel 2010 quando venni eletto sindaco. Non posso definirlo uno dei consiglieri più attivi e presenti – ha raccontato Brivio in aula – si rivolgeva spesso a me personalmente, per tante cose, anche per chiedermi dei certificati e non era raro parlassimo di cose personali, come della preoccupazione della salute del padre, malato di cuore, o della sua aspettativa di venire trasferito dalla scuola in cui lavorava a Morbegno in una più vicino a Lecco, cosa di cui era praticamente certo dopo la nomina a consigliere”.

Fu proprio Palermo, pochi giorni dopo il contatto tra Rusconi e Brivio, a rivolgersi al sindaco lecchese per avere informazioni sull’evolversi della procedura in Prefettura, manifestando un interesse più volte definito “insistente”: “La prima volta mi contattò telefonicamente – ha raccontato Brivio – poi quando ci trovavamo in Comune appena poteva mi chiedeva delle tempistiche: ‘No sai è che ci sono delle persone che ci hanno investito’, diceva, anche se non mi disse chi erano i soci della Lido di Parè. Io gli rispondevo che le tempistiche della Prefettura non potevano essere compresse e che bisognava aspettare. Più volte mi chiese della procedura, accusando anche l’amministrazione di Valmadrera di usare il ritardo come scusa per non concedere più l’area.”

“Quando era ormai chiaro che il Comune di Valmadrera si sarebbe orientato verso la revoca della concessione – ha proseguito Brivio –  si presentò da me come socio della Lido di Parè Srl il signor Redaelli: lamentava di aver iniziato a procedere coi lavori autorizzato dal Comune di Valmadrera e di aver investito dei capitali, era preoccupato dei possibili danni dovuti alla revoca e mi chiese di risolvere il contenzioso nato con il Comune di Valmadrera. Vorrei specificare che mi resi disponibile a trovare una soluzione ma non mi posi mai da mediatore come qualcuno ha voluto sostenere” ha specificato il sindaco di Lecco. 200 mila euro sarebbe stata la cifra di risarcimento richiesta dalla Lido di Parè Srl.

Sui rapporti tra Ernesto Palermo e Mario Trovato il sindaco Brivio ha dichiarato: “Sapevo che lo conosceva, essendo entrambi calabresi, ma di frequentazioni più intense ebbi notizia solo nel 2012”. Negate dal primo cittadino le circostanze che lo avrebbero visto parlare della presenza dei Trovato dietro la vicenda Lido di Parè con Ernesto Palermo, circostanze più volte rinvenute nelle intercettazioni telefoniche tra l’ex consigliere, Mario Trovato e Antonello Redaelli: “Il contenuto dell’informazione atipica così come le persone coinvolte nella vicenda sono cose che venni a sapere dopo il 2 aprile 2014” ha dichiarato.

L’audizione dei testimoni della pubblica accusa dovrebbe concludersi nel corso della prossima udienza, fissata per il 21 maggio. Dopodiché si passerà alle liste della difesa e all’esame degli imputati.