Metastasi, oggi si torna in Aula: la parola ai difensori

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Tribunale di Lecco (1)

 

LECCO – Difese protagoniste nell’odierna udienza del processo Metastasi che si aprirà in mattinata presso il Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi.

La requisitoria del Pubblico Ministero Bruna Albertini era terminata la settimana scorsa con le pesanti richieste di condanna nei confronti dei diciassette imputati (vedi in dettaglio): 130 in totale gli anni di carcere richiesti dal magistrato, che nel corso della sua lunga discussione aveva dimostrato, sulla scorta di intercettazioni ed episodi oggetto dell’indagine coordinata dalla Dda di Milano, l’esistenza e l’operatività dell’associazione affiliata alla ‘Ndrangheta guidata da Mario Trovato, fratello del boss Franco Coco Trovato.

Per Trovato e per i suoi uomini più vicini sono state formulate richieste pesanti: 20 anni di carcere per il presunto boss, 14 anni per Antonello Redaelli, ritenuto affiliato all’associazione mafiosa, e 11 per Saverio Lilliu, socio insieme a Redaelli della Lido di Parè Srl, la società che nel 2011 si era aggiudicata il bando per la gestione del pratone a Valmadrera, annullato poi per indagini antimafia da parte della Prefettura di Lecco. 13 e 12 anni di reclusione erano stati richiesti invece per Antonino Romeo e Massimo Nasatti, soci del clan e protagonisti di alcuni episodi di estorsione aggravata.

marco rusconi
Marco Rusconi

Pesante anche la richiesta di condanna formulata nei confronti dell’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi, accusato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio in merito alla vicenda del bando comunale per il pratone di Valmadrera. 8 anni di reclusione la richiesta del pm per Rusconi, la cui posizione sarà discussa quest’oggi dal suo difensore, avv. Enrico Giarda.

“Le richieste del pm – aveva dichiarato l’avvocato al termine dell’ultima udienza – sono in linea con quanto ci aspettavamo, ma a nostro parere c’è stata una fossilizzazione sulla lettura imparziale delle intercettazioni agli atti”.

Oltre a Giarda prenderanno parola per la propria arringa anche i difensori degli imputati del filone “bis” dell’indagine, accusati a vario titolo di riciclaggio e intestazione fittizia. Tra di essi Claudio Bongarzone, già condannato in abbreviato insieme ad Ernesto Palermo a 3 anni e 4 mesi, il geometra Alessio Ghislanzoni e Gilvana Goncalvez. Avevano già parlato i difensori di Gianguido Mazza e di Gaetano Mauri, chiedendone l’assoluzione per la non sussistenza del reato (vedi articolo).

Prevista il 23 febbraio invece l’arringa dell’avvocato Marcello Perillo, difensore di Mario Trovato, Antonello Redaelli, Alexandra Ivashkova (compagna di Trovato) e i quattro figli, Stefania Shanna, Giacomo, Franco e Rolando.

“Se non ci saranno intoppi – aveva annunciato il giudice Enrico Manzi – il 1° marzo daremo la sentenza”. Ultimi atti dunque, prima di conoscere l’atteso esito del processo cominciato nel novembre 2014.