Milano: “urticati” in metrò, una lecchese ricoverata racconta

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LECCO – Ore 8.40 di giovedì : scatta l’allarme alla fermata San Babila della metrò di Milano. Ambulanze e forze dell’ordine si dirigono sul posto dopo le chiamate dei viaggiatori che riferiscono di forte tosse e irritazione alle vie respiratorie.

In trenta vengono soccorsi e due persone devono essere trasportate in ospedale; una di queste è una trentenne lecchese (A.B.), abitante del rione di Falghera e impiegata in un ufficio che si affaccia proprio a San Babila.

“Stavo uscendo dai tornelli della metrò e mi sono diretta verso le scale quando ho iniziato a sentire un fortissimo prurito alla gola e ho cominciato a tossire – ci racconta – Lo stesso è accaduto anche alle persone dietro di me; ho capito che qualcosa non andava e sono uscita rapidamente. Tutti quelli che salivano scale tossivano, era una tosse molto secca. A quel punto una signora ha avvisato che era meglio chiamare 118, perché poteva trattarsi di una fuga gas o altro. Dopo un attimo sono arrivati i carabinieri e le ambulanze”.

Secondo gli accertamenti degli inquirenti, qualcuno avrebbe spruzzato dello spray urticante, di quelli per autodifesa, proprio tra la banchina e le scale di uscita.

“Ho pensato potesse essere spray urticante – ci confida la lecchese – però non si sa mai, poteva trattarsi di qualsiasi cosa. La cosa più brutta è che tossivano tutti e quando ti rendi conto che non è solo un tuo problema, ma c’è qualcosa nell’aria, allora inizi a preoccuparti sul serio”.

Una trentina di persone vengono soccorse, la trentenne ed un altro passeggero vengono caricati in ambulanza e trasferiti verso il policlinico “Ca’ Granda” di via Sforza.

“Avevo la pressione alta, così sono stata accompagnata alla struttura medica dove mi sono stati fatti gli esami sangue, del torace e con un sondino hanno verificato se il naso avesse riportato delle lesioni. Sono stata dimessa alle cinque del pomeriggio. A quel punto mi hanno raggiunto i carabinieri che mi hanno chiesto se volessi seguirli al comando per sporgere denuncia. Così ho fatto”.

Un’esperienza che la lecchese non scorderà facilmente: “Fino all’una del pomeriggio stavo malissimo. Continuavo a tossire e mi sono ripresa davvero solo all’uscita dall’ospedale. Fortunatamente, se non per l’irritazione che ora è svanita, non ho riportato altre conseguenze”.