Minaccia di darsi fuoco davanti al tribunale di Lecco

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LECCO – Si è legato ad un palo della luce, poi tanica di benzina da una parte e accendino dall’altra, ha minacciato di darsi fuoco.

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Attimi di tensione, intorno alle 12.30, davanti al Tribunale di Lecco dove Vincenzo Musolino, imprenditore della Edilnord e cognato di Franco Coco Trovato, ha  minacciato di farla finita, gridando di non “essere mafioso” e di “lasciare lavorare i suoi figli”.

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Dopo una trattativa con le Forze dell’Ordine, l’uomo è stato bloccato con un’azione repentina da parte degli agenti che gli hanno subito sottratto la tanica di benzina e quindi liberato. Sul posto insieme agli uomini della Questura, tra i quali il capo della Mobile Marco Cadeddu,  ed ai Carabinieri, anche una squadra dei Vigili del Fuoco pronta ad intervenire nel momento in cui l’uomo avesse posto in atto il suo gesto estremo di protesta. Presente anche la Polizia Locale che nel frattempo ha dovuto gestire la difficile situazione viabilista, con il mezzo dei pompieri ad occupare una delle corsie di corso Promessi Sposi.

Musolino, era stato arrestato negli anni ’90 ai tempi dell’inchiesta Wall Street e il suo nome era poi comparso per la conversazione intercettata tra lui ed Ernesto Palermo (arrestato lo scorso 2 aprile).

In una recente intervista rilasciata a Qui Lecco Libera, Musolino faceva sapere di non riuscire a scollarsi di dosso l’etichetta che la vicenda di Wall Street gli aveva legato addosso (“l’uomo di fiducia” del boss secondo la sentenza dei giudici) nonostante, dice, abbia pagato il conto con la giustizia e collaborato con lo Stato. IL LINK  ALL’INTERVISTA.

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