‘Ndrangheta: curava gli affari del clan, un arresto a Olginate

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    Alessandro Pronestì

    LECCO – Per gli inquirenti era l’uomo che curava il business del boss, dal mercato ortofrutticolo di Milano ai negozi di moda: Alessandro Pronestì, imprenditore 38enne residente a Olginate, è uno dei 33 arrestati nell’operazione ‘Provvidenza’ del Ros dei Carabinieri contro il clan Piromalli.

    L’indagine, partita dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, ha portato al sequestro di 40 milioni di euro e ha riguardato reati dall’associazione mafiosa al traffico di stupefacenti, dall’intestazione fittizia di beni all’autoriciclaggio e altri reati dalle finalità mafiose.

    Al centro dell’inchiesta Antonio Piromalli, già arrestato nel 2008, braccio imprenditoriale della potente cosca di Gioia Tauro e socio occulto di diverse società attraverso le quali sarebbero stati investiti i capitali illeciti della cosca in attività commerciali, arrivando anche rifornire tramite il consorzio Copam la rete della grande distribuzione “Assumeva il controllo dell’Ortomercato di Milano – scrivono i pm nel decreto di arresto – attraverso la creazione di una complessa rete di imprese e l’ausilio di una serie di affiliati e fiancheggiatori, coordinati con la finalità di dominare il mercato ortofrutticolo di Milano, facendo leva sul metus mafioso esercitato dalla sua persona”.

    Negli atti dell’indagine compare anche il negozio Jennyfer inaugurato nel 2014 all’interno del centro Meridiana a Lecco, gestito dalla Gioia snc di Pronesti Vincenzo & C. a cui farebbe capo anche un secondo punto vendita nel milanese.

    Alessandro Pronestì, secondo gli investigatori del Ros, era uno dei principali fiancheggiatori di Piromalli nel portare avanti gli affari del clan nel nord d’Italia: “Grazie a lui – diceva il 38enne olginatese in una telefonata intercettata e pubblicata dal Corriere della Sera – sono entrato a fornire i supermercati Alì (la catena presente in Veneto ed Emilia Romagna, ndr), e non sto parlando di 50 mila euro… perché si parla di qualche milioncino di fornitura”.