Nuove strategie contro i furti: “Ma i ladri non restano in galera”

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    confrenza questura

    LECCO – Furti in calo nel lecchese: secondo i dati forniti dalla Questura, i “colpi” nelle abitazioni sono scesi dai 206 registrati nel primo mese del 2013 ai 148 del gennaio di quest’anno; lo stesso per il numero complessivo dei furti che è calato da 554 episodi a 482 del 2014, tenendo conto del solo mese di gennaio.

    Un trend incoraggiante e che è iniziato già con l’ultimo semestre dell’anno appena trascorso. Le statistiche, però, non hanno fatto abbassare la guardia alle forze dell’ordine, tanto che il questore Alberto Francini ha annunciato nuove contromisure:

    “Il problema dei furti va affrontato in due modi – ha spiegato – un’azione di controllo del territorio attuata dalle forze di polizia e la vicinanza al cittadino”.

    questore FranciniPer attuare la prima si prevede maggiore sinergia tra le varie forze di polizia, in particolare con i carabinieri nei pattugliamenti, riunioni tecniche per ragionare sulle mappe di rischio e capire dove quali sono le aree più colpite e di conseguenza programmare gli interventi.

    Nel capoluogo, delle tre volanti della Questura che perlustrano contemporaneamente la città, una sarà dedicata alla perlustrazione dei rioni, con le auto che terranno i lampeggianti accesi per rendere evidente la loro presenza. Nei comuni dell’oggionese e a Calolzio, inoltre, sarà fondamentale il contributo della Polizia Locale in ben 14 Comuni, che uniranno le forze per pattugliare le vie dei paesi. Il poliziotto di quartiere e i vigili potrebbero presto offrire il loro aiuto ai cittadini che ne faranno richiesta, per valutare quanto sono sicure le loro case.

    Su questo la Questura ha preparato una guida diretta ai cittadini colma di consigli per imparare a difendersi dai ladri con semplici ma efficaci accorgimenti. Infine una nota “amara” espressa dallo stesso Questore:

    Il furto è un reato odioso, che mina la privacy del cittadino, ma che non ha gravi ripercussioni penali. I ladri non restano in carcere, tutto si risolve con una condanna sulla carta e con la messa in libertà provvisoria. Allora, oltre agli interventi repressivi, serve anche la prevenzione e il contributo dei cittadini che devono segnalare eventuali situazioni anomale alle autorità – ha spiegato il Questore – Lecco è sempre stata una provincia tranquilla ma ora i tempi sono cambiati e anche i cittadini devono mettere in atto comportamenti di difesa passiva che li rendano meno vulnerabili”.