“Caporalato” alla Spreafico Frutta, la Finanza sequestra 6 milioni di euro

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Le proteste del novembre scorso alla Spreafico Frutta

Dopo le proteste dei lavoratori l’inchiesta delle Fiamme Gialle sulla Spreafico Frutta

Contestato un sistema di caporalato tramite le cooperative ed evasione fiscale con emissione di false fatture. Tre indagati

 

DOLZAGO – Per mesi si erano susseguite le proteste dei lavoratori, culminate nel novembre dello scorso anno con la provinciale bloccata da due manifestazioni opposte: quelle dei cobas che denunciavano lo sfruttamento dei lavoratori delle cooperative e quelle degli altri lavoratori, insieme ai proprietari, che chiedevano un clima aziendale più sereno (vedi articolo precedente).

Ora ci ha pensato la Guardia di Finanza a intervenire sul caso della Spreafico Frutta: i finanzieri del Comando Provinciale di Lecco, diretti dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Milano Paolo Storari, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza per un controvalore di 6 milioni di euro nei confronti della società ortofrutticola.

Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecco hanno focalizzato la loro attività sulla gestione di consorzi e cooperative di lavoratori “il cui fine ultimo – secondo gli inquirenti- sarebbe stato quello di fornire, attraverso le imprese collettive, in regime di concorrenza sleale e in evasione d’imposta, manodopera a basso costo ai committenti, nell’ambito di appalti ottenuti dai consorzi di riferimento”.

Dopo una preliminare attività di intelligence, svolta mediante i sistemi d’indagine informatici delle fiamme gialle che consentono di incrociare le banche dati e di individuare elementi di anomalia, sono state avviate le investigazioni “nel corso delle quali – spiegano i finanzieri – sono stati raccolti elementi probatori che hanno fanno emergere, a carico delle società esaminate, un chiaro esempio di caporalato, disegno criminoso perpetrato attraverso il reclutamento e lo sfruttamento di manodopera straniera in stato di bisogno, priva di specializzazione e sottopagata”.   

“Vantaggi per la committenza e per le cooperative”

A questo si aggiungerebbe l’evasione dell’imposta sull’IVA che per la Finanza sarebbe avvenuta “mediante l’emissione e annotazione di fatture false, con conseguenti benefici fiscali sia per la committente principale, sia per le società cooperative che si alternavano nel tempo, creando il cosiddetto fenomeno della transumanza dei lavoratori”.

I 6 milioni di euro sequestrati corrisponderebbero alla presunta evasione contestata dalle Fiamme Gialle all’azienda per il triennio 2018-2020 ma le verifiche fiscali potrebbero allargarsi anche ai periodi precedenti.

La provinciale bloccata dalle proteste dei lavoratori nel novembre del 2020

“L’effetto generato – aggiungono dal Comando – era quello di ridurre illegalmente i costi di struttura (fiscali e del lavoro) cui conseguiva la massimizzazione dei profitti e vantaggi di competitività sul mercato”.

Sono tre al momento le persone indagate ovvero un rappresentante della società di Spreafico Frutta e due amministratori di fatto dei consorzi di lavoratori. In mattinata la Guardia di Finanza ha eseguito delle perquisizioni.

Un anno di amministrazione giudiziaria

Inoltre, gli accertamenti di polizia economico-finanziaria hanno fatto emergere che la società non avrebbe adeguato il proprio modello organizzativo alla nuova disciplina prevista in tema di responsabilità amministrativa degli enti, “la quale ricomprende tra i reati presupposto anche la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”.

Nelle prossime ore i finanzieri procederanno a notificare alla società anche il decreto di nomina di Amministrazione Giudiziaria per la durata di un anno, provvedimento emesso dalla Sezione Autonoma Prevenzione del Tribunale di Milano. Una misura, quest’ultima, prevista per il reato di caporalato e utilizzata in genere per “risanare” i rapporti contrattuali di lavoro all’interno delle realtà dove viene applicata.