Civate, è morto don Erminio, cappellano alla casa del cieco. Fu parroco a Vendrogno e Gittana

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Don Erminio Scorta (Foto tratta dal sito Chiesa di Milano)

Il don aveva 92 anni: era in servizio a Civate dal 1987

Ordinato sacerdote nel 1953, era stato parroco anche a Vendrogno e Gittana di Perledo

CIVATE – Lutto alla casa del Cieco: è morto lo storico cappellano don Erminio Scorta, in servizio alla cappellania ospedaliera San Calocero presso la Fondazione casa del cieco “Mons Edoardo Gilardi” in Civate dal 1987. Nato a Milano nel novembre del 1927, don Erminio è stato ordinato sacerdote nel duomo di Milano nel 1953 iniziando a svolgere l’attività di vicario parrocchiale prima a Olgiate Olona e poi a Vendrogno.

Parroco a Noceno dal 1955 al 1960, era stato poi trasferito nella parrocchia di San Francesco di Sales a Milano come vicario parrocchiale, diventando poi parroco a Civesio dal 1962 al 1972. Dopo 9 anni trascorsi a San Giuliano Milanese don Erminio era tornato nel lecchese svolgendo l’incarico di parroco a Gittana di Perledo dal 1981 al 1984 e poi a Vendrogno dal 1984 al 1986. Dopo una breve residenza a Loano, era stato nominato cappellano della cappellania ospedaliera di San Calocero a Civate.

Una comunità in cui don Erminio si era subito inserito, come ricorda con affetto il sindaco Angelo Isella. “E’ stato per oltre trent’anni un punto di riferimento importante per l’intera comunità. Ha dedicato l’intera via a Dio. Un uomo con tante doti spirituali e umane che sarà difficile da dimenticare per la sua competenza dottrinale, la sua capacità di ascolto, la sua fermezza nelle scelte e il suo rigore nella difesa dei principi e dei valori”.