La decisione del Gip del Tribunale di Lecco dopo l’interrogatorio di ieri, lunedì
La telecamera di videosorveglianza di un’azienda della zona ha ripreso il momento dell’incidente
NIBIONNO – Arresti domiciliari con apposizione del braccialetto elettronico per il conducente del furgone bianco che, nella serata del 22 dicembre scorso, ha ucciso Ambra De Dionigi. Questa la misura disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecco Gianluca Piantadosi a seguito dell’interrogatorio preventivo di garanzia che si è svolto nella mattinata di ieri, lunedì.
L’uomo, S.G., classe 1975, italiano, incensurato, residente a Carate Brianza e dipendente di un’azienda, era stato individuato una settimana dopo il fatto e lo scorso 20 gennaio la Procura di Lecco aveva chiesto la misura della custodia cautelare in carcere con l’ipotesi di reato di omicidio stradale colposo aggravato dalla fuga.
Capillare e difficoltosa l’attività investigativa, ma gli inquirenti hanno potuto partire dal filmato dell’impianto di video sorveglianza di una azienda della zona in cui, intorno alle ore 21.30 del 22 dicembre, si vede un furgone bianco giungere a forte di velocità e travolgere la ragazza prima di allontanarsi senza prestare soccorso.
Impossibile che il conducente non si fosse accorto dell’investimento. I frammenti del furgone ritrovati sul luogo della tragedia hanno permesso di iniziare a ricostruire il puzzle. Sul mezzo sono poi stati ritrovati elementi inconfutabili, tra le lamiere ritrovato un ciondolo appartenente alla ragazza.