Olginate. Il commosso addio a Bea: “Grazie di averci regalato un dono unico”

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Le note di Ultimo, palloncini colorati e un grande applauso

L’ultimo saluto a Beatrice Ceraudo: “Vivrai sempre col tuo dolce sorriso”

OLGINATE – La piccola Bea è volata via, in cielo, come le decine di palloncini colorati che gli amici hanno liberato sulle note della canzone Piccola Stella di Ultimo. Tanti i giovani fuori dalla chiesa di Olginate per dire addio a Beatrice Ceraudo morta a soli 19 anni nella serata di domenica in un tragico incidente stradale.

Un addio dolce per una persona che in così pochi anni di vita è stata capace di lasciare un segno indelebile in tutte le persone che l’hanno conosciuta. I giovani volti rigati dalle lacrime, un unico abbraccio silenzioso e un forte applauso che è salito in alto assieme a quei puntini colorati che per un attimo hanno ricordato il sorriso di Bea prima di farsi sempre più piccoli e sparire nel cielo.

“Sei sempre stata la nostra bambina da crescere, ma allo stesso tempo la nostra forza, e sei stata al nostro fianco nei momenti più difficili – hanno detto le sorelle Luana e Lucia con la voce rotta dall’emozione -. Tu così pura, vera, trasparente. Ragazza piena di valori dentro e fuori. Oggi il mondo ci crolla addosso, la nostra vita si è fermata e ci chiediamo perché il destino ha voluto questo. Non riusciamo a darci una risposta e stiamo male al solo pensiero di non abbracciarti più e di non poter più ridere e scherzare come abbiamo sempre fatto. E pensiamo a Franci, Greta e Ricky, i nipotini che adoravi tanto, li avresti continuamente circondati d’amore e accompagnati per tutta la loro vita. E invece no, sei volata via troppo in fretta e ci hai lasciato un vuoto incolmabile. Grazie per averci regalato e fatto vivere questo dono unico, speciale e indescrivibile. Cara zia Bea porteremo nel nostro cuore tutto l’amore per te, vivrai sempre con noi con il tuo sorriso dolce e con i tuoi occhi profondi. Ora che sei un angelo bellissimo ti chiediamo di proteggerci sempre e non lasciarci mai come hai sempre fatto. Ti ameremo per sempre”.

Anche don Matteo Gignoli, che ha celebrato il funerale insieme a don Andrea Mellera, ha ricordato una Beatrice sempre sorridente: “La notizia della morte di Bea è arrivata improvvisa e travolgente come un temporale in una splendida giornata di primavera. Perché la vita di Bea si affacciava alla sua primavera, entrava nella giovinezza, dove si diventa donne e ci si incammina verso i percorsi che poi porteranno a realizzare ciò che si vuole nella vita. Una tragedia però l’ha portata via da noi e insieme ci stringiamo intorno alla sua famiglia. Io mi ricordo di te, ci siamo visti abbastanza spesso quando venivi alla scuola materna di Pescate durante il tuo stage: eri sempre sorridente, accogliente con i bambini”.

E proprio le maestre della scuola materna di Pescate hanno voluto condividere un ricordo della “zia Bea” così la chiamavano i suoi bimbi: “Ti diciamo grazie per aver fatto parte delle nostre vite anche se per un periodo breve come il tirocinio nella nostra scuola. Il tuo viso sempre sorridente, la tua pazienza con i bambini e la voglia di collaborare con noi maestre. Davanti all’impegno non ti sei mai tirata indietro… Quando il tirocinio era finito il tuo impegno con noi è andato avanti, hai partecipato alle feste e hai sempre fatto tutto con il tuo stupendo sorriso. Con la tua gioia di vivere hai saputo conquistare tutti, subito, in particolare i bambini della nostra scuola. Ti chiamavano con affetto zia Bea e facevano a gara a stare in braccio per avere un po’ di coccole. Ora ti chiediamo un preziosissimo aiuto, sostieni in questo momento difficile la tua famiglia nel sopportare questo dolore troppo travolgente e troppo pesante”.

“Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce” dice Ultimo in un verso della canzone che ha accompagnato per l’ultima volta la dolce Bea, una giovane ragazza che se ne è andata via troppo presto.