Valgreghentino. L’addio a Cesare Perego: “Eri la nostra colonna, ora guardaci dall’alto”

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In tanti al funerale di Cesare Perego, presidente della Grignolo Srl e storico presidente della Comunità Montana del Lario Orientale

“Non dicevi mai di no, ci hai insegnato tanto”

VALGREGHENTINO – “Perdo una colonna, dico la verità. Io alzavo il telefono, chiamavo Cesare, e lui rispondeva. ‘Ci penso io!’ diceva, dopo avermi ascoltato. E ci pensava lui. Poteva esserci qualunque intoppo, il Cesare c’era sempre. Sempre. Ieri sera sono uscito nel giardino della casa parrocchiale e gli ho parlato: ‘Cesare, e adesso chi mi curerà gli ulivi?”.

E’ un ricordo personale che il parroco di Valgreghentino, Don Paolo Ventura, ha condiviso con la chiesa gremita di persone riunite per dare l’ultimo saluto a Cesare Perego, 65 anni, storico presidente della Comunità Montana del Lario Orientale e presidente della società Grignolo Srl (società che gestisce le Miniere Turistiche del Lago di Como) scomparso improvvisamente giovedì 16 giugno.

Don Paolo

Con poche parole il sacerdote ha ritratto una personalità conosciutissima e stimata, non solo nella comunità di Valgreghentino ma in tutta la Provincia di Lecco. “Un uomo gioioso, amabile, capace di costruire relazioni, di fare del bene – ha ricordato Don Paolo – Non avremmo mai voluto essere qui, l’intera comunità è nel dolore e nelle lacrime, soprattutto la cara famiglia di Cesare, la moglie Bambina Rosaria e il figlio Gabriele. In un momento come questo è davvero difficile non piangere e consolarsi. Forse lacrime e preghiera sono gli strumenti più giusti per sopportare questa morte improvvisa. Col suo sguardo buono e sorriso gioioso Cesare ha profuso amore per tutta la sua vita, non solo per la sua famiglia ma per tanta gente, senza dire no a nessuno”.

E rivolgendosi alla moglie e al figlio, Don Paolo ha detto: “Ora è difficile, ma siate lieti. Il cesare vi sarà vicino in maniera diversa ma certamente sentirete ancora quella carezza sul volto, quel ‘ci penso io, non ti devi preoccupare, non c’è niente che non si possa risolvere!’. Preghiamo per Cesare e per tutti noi perché il Signore ci aiuti a guardare attraverso quel mistero che è la vita”.

In tantissimi hanno voluto dare l’ultimo saluto a Cesare Perego: nella chiesa di San Giorgio, accanto ai familiari, si sono riuniti membri delle istituzioni, colleghi, rappresentanti di enti e associazioni che hanno avuto modo di lavorare con lui. Idraulico di professione, aveva sempre affiancato al lavoro l’impegno politico (oltre alla Comunità Montana Perego fu consigliere comunale a Valgreghentino con la lista Progetto Futuro). Presenti anche i Picett del Grenta, il cui presidente, Gabriele Bolis, ha salutato l’amico con la musica della cornamusa.

“La vita è come un viaggio in treno, con le sue stazioni, binari e passeggeri – ha detto la cognata – Il grande mistero è che non sappiamo in quale stazione scenderemo. Per questo dobbiamo vivere nel migliore dei modi: amare, perdonare ed offrire il meglio di noi. Grazie Cesare, per essere stato uno dei passeggeri del mio treno. Con te il viaggio è sempre stato una vera gioia e sono certa che alla tua fermata hai già trovato chi ti aspettava con un abbraccio: ‘Tutto a posto fratellone?’ (in riferimento al fratello Giovanni Battista, scomparso pochi anni fa, ndr) e tu, come sempre, gli avrai risposto: ‘Tutto a posto, ci penso io!”.

Anche Anna Clara Bassani, capogruppo di Progetto Futuro col quale Perego si era candidato nel 2019 senza venire eletto, ha ricordato il collega: “E’ stato un onore per noi collaborare con te – ha detto – porteremo nel cuore la tua disponibilità, il tuo rispetto del territorio, il desiderio di mantenere vivo il passato guardando allo stesso tempo al domani. Ci mancherà la tua memoria storica, terremo stretti i tuoi consigli e le tue idee costruttive per Valgreghentino”. Infine, il saluto di una nipote: “Corri libero come il vento zio, ad abbracciare il nostro gigante buono”.