Palermo nella lista PD, Campione: “Nessuno sospettava”

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Car sharing - Vittorio Campione (06.02.14)

LECCO –  Ernesto Palermo: una “macchia” nera per il PD lecchese, se le accuse mosse dalla direzione distrettuale antimafia di Milano nei confronti del consigliere comunale eletto tra le fila dei democratici venissero confermate. 

Lui  tra gli “uomini dei Trovato”, come lo stesso Palermo si definiva nelle comunicazioni captate dalle forze dell’ordine, lui, il portatore degli interessi del clan tra i banchi del consiglio comunale di Lecco e più in generale con la politica locale, come sospettano gli inquirenti.   Palermo, militante nell’area dell’Udeur, si era presentato nella lista del PD nelle elezioni del 2010 che hanno visto trionfare il sindaco Virginio Brivio.

“Un grave errore” secondo il segretario provinciale del PD, Fausto Crimella. A coordinare la realizzazione di quella lista era stato l’allora segretario cittadino del partito, oggi vicesindaco, Vittorio Campione:

La responsabilità della lista è anche mia,  il fatto che ci fosse un soggetto che ora ha a carico aspetti penali gravi, non lo è  – ha sottolineato Campione –  La lista non è stata fatta  dal segretario ma c’è dietro  un lavoro compiuto insieme alla segreteria provinciale, coordinata dall’allora segretario che è il sottoscritto. Le componenti all’interno della lista erano iscritti del partito, persone della società civile, rappresentanti di altre forze politiche”.

ernesto palermo“Ernesto Palermo  – prosegue il vicesindaco – militava nell’Udeur e non c’erano notizie diverse sulla pericolosità o problematicità del soggetto, nemmeno ne erano arrivate  o si sospettava nulla. Chiaro che non si fanno verifiche antimafia e non abbiamo certo mezzi delle forze dell’ordine per farle,  ma nel 2010 non c’era nulla a suo carico. E’ entrato nel consiglio comunale con il PD, mollando il gruppo dopo alcuni mesi;  l’errore è stato caricare una persona che forse non si sentiva parte del PD, tutto quello che è venuto dopo non era prevedibile”.

Sulle circostanze che hanno portato alla candidatura di Palermo, Campione spiega: “La costruzione delle liste è sempre un insieme di disponibilità del soggetto, di segnalazioni,  di raccolta di potenzialità rispetto ad un elettorato. Ci possono essere anche segnalazioni ma poi si fa un discorso complessivo con tutti i livelli dirigenziali del partito, cittadino e provinciale ma anche regionale vista l’importanza di un capoluogo di provincia come Lecco”.

La scelta di Palermo di abbandonare il PD pochi mesi dopo la vittoria elettorale sarebbe stata esclusivamente una decisone dello stesso consigliere comunale, secondo il vicesindaco, che nega possa esserci stata una sollecitazione da parte del PD delle sue dimissioni. Riguardo invece alle intercettazioni e all’ambizione di Palermo di ottenere un posto come assessore  (“Se c’era Franco fuori – il boss Franco Coco Trovato (ndr)  – (…) mi faceva eleggere! Andava lui a contrattare l’assessorato”) il vicesindaco smentisce siano mai giunte richieste in tal senso.