Parco del Curone: giro di vite per i ciclisti indisciplinati

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Il mancato rispetto dei divieti indicati dai cartelli sta creando problemi di fruibilità del Parco

Da due anni Gev in azione per sensibilizzare: ora arriveranno le multe per i trasgressori

MONTEVECCHIA – In arrivo sanzioni ai ciclisti e motociclisti che non rispettano le regole. Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone annuncia un giro di vite nei confronti delle persone che non rispetteranno indicazioni e divieti indicati con cartelli lungo i tanti sentieri che costeggiano il polmone verde della Brianza. La decisione arriva a seguito di tante, troppe segnalazioni relative al mancato rispetto dei divieti di transito da parte soprattutto dei ciclisti.

Marco Molgora, neo presidente del Parco del Curone

“Da oltre due anni l’Ente Parco, attraverso le Guardie Ecologiche Volontarie, è impegnato in servizi di prevenzione che hanno parzialmente ottenuto l’effetto voluto, ovvero la consapevolezza di una fruizione più attenta – puntualizza il neo presidente Marco Molgora -. Purtroppo alcuni ciclisti continuano a transitare su tratti di sentiero a loro vietati e l’Ente Parco intende, dopo tanta prevenzione, passare anche alla fase di sanzionamento di comportamenti non consoni ai regolamenti”.

In campo le Gev insieme alle forze dell’ordine

L’attività di controllo sarà svolta dalle Gev, guardie ecologiche volontarie (a tutti gli effetti pubblici ufficiali) e riguarderà soprattutto le biciclette e le moto da cross, fortunatamente molto meno presenti rispetto alle bici. “Verrà svolta anche un’ulteriore sensibilizzazione sull’obbligo di tenere i cani al guinzaglio in tutto il territorio del Parco. All’attività daranno la propria collaborazione anche i Carabiniere Forestali e le altre Forze dell’Ordine. La sanzione prevista è di 25,82 euro per le biciclette e i cavalli e di 86,03 euro per le moto da cross, con sequestro facoltativo dei mezzi utilizzati”.

Il 10% dei sentieri è off limits per biciclette e cavalli

Un problema, quello della convivenza tra pedoni e ciclisti, noto da tempo, tanto che il Consiglio di Gestione del Parco aveva deliberato, già nel settembre 2017, la chiusura di alcuni tratti di sentiero alle biciclette ed ai cavalli. Si tratta di percorsi di particolare interesse naturalistico oppure di stretto calibro con alta frequentazione di escursionisti, di tratti con passaggi critici, ad alta pendenza, a forte rischio di erosione o degrado, attrezzati ad esempio passerelle. In tutto circa il 10% della corposa rete sentieristica che si sviluppa per oltre 80 chilometri ed è costantemente oggetto di manutenzione grazie all’opera di volontari afferenti all’Ente Parco e ad Associazioni e privati cittadini che ottengono dall’Ente Parco un apposito rimborso spese dedicato allo scopo, a seguito di bandi pubblici biennali.

 

Vandalizzati anche i tornelli

I tratti di sentiero chiusi al transito di biciclette e cavalli sono segnalati in loco e nel volantino scaricabile dal sito del Parco (www.parcocurone.it). Sono stati posati anche degli appositi tornelli di dissuasione che purtroppo sono stati vandalizzati e saranno prossimamente ripristinati. La problematica è ultimamente ancora aumentata a seguito di una ampia diffusione delle cosiddette e-bike, che raggiungono tra l’altro velocità considerevoli anche in salita, e le lamentele dei pedoni escursionisti a causa della fruizione delle biciclette si sono fatte più frequenti: purtroppo anche sui tratti aperti al transito ciclistico a volte le biciclette procedono a velocità non consona al tracciato, creando disagi.