Primaluna. In tantissimi per l’ultimo saluto a Matteo Pigazzi

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PRIMALUNA – Un ultimo saluto semplice e sentito quello che la comunità di Primaluna e non solo ha voluto tributare a Matteo Pigazzi, il 16enne scomparso la scorsa domenica dopo una brutta caduta dalla sua moto in via San Rocco, proprio a Primaluna.

Matteo Pigazzi

 

Una folla immensa ha accolto la bara del giovane, portata presso la chiesa Santi Pietro e Paolo direttamente dall’abitazione dov’era allestita la camera ardente da un silenzioso corteo di giovani e amici.

Presenti, in un composto dolore, i genitori di Matteo, la mamma Marina e il papà Franco, il fratello Andrea, 10 anni, i parenti, i compagni di scuola. E poi gli amici di sempre, del mondo del trial, una vera e propria seconda famiglia per il 16enne, e i volontari dell’Aido: la famiglia ha infatti dato l’assenso alla donazione degli organi.

Tante, tantissime le domande di fronte alla tragedia che ha colpito come un fulmine a ciel sereno la famiglia Pigazzi e la comunità di Primaluna: dopo l’incidente, sabato sera, Matteo era stato portato in ospedale dove nella notte aveva subito un delicato intervento chirurgico alla testa, tra le preghiere e la speranza di tanti. Domenica in tarda serata la tragica notizia.

“Abbiamo fatto tutto quello potevamo, abbiamo pregato tutti perchè Matteo non partisse e rimanesse in mezzo a noi – ha detto Don Marco Mauri, parroco di Primaluna, durante l’omelia – ma sappiamo che non siamo capaci di trattenere le persone a cui vogliamo bene, non è in nostro potere. In questo momento di dolore pensiamo di avere perso le forze ma in realtà è la Chiesa a portarci, e con lei i nostri compagni di viaggio. Oggi non solo salutiamo Matteo ma lo consegniamo nelle mani del Padre”.

“In questi giorni – ha proseguito – tante sono state le domande e tanti i pensieri. E’ normalissimo, non dobbiamo avere vergogna di provare rabbia o sconforto. Dio non rimane in silenzio, ma si commuove con noi, e la fiducia nel Padre e nella Chiesa potrà aiutarci”.

Al termine della celebrazione un lungo applauso ha accompagnato la bara del giovane Matteo fuori dalla chiesa. Da lì è poi partito il corteo verso il cimitero del paese, dov’è stato sepolto.

 

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