Processo Sorrentino-Castagna, in Aula il sindaco Brivio

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Maurizio Castagna e Francesco Sorrentino

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LECCO – E’ ripreso oggi, giovedì, il processo a carico di Maurizio Castagna (difeso dagli avvocati Guglielmana), ex geometra a capo dell’Ufficio Edilizia Pubblica del Comune di Lecco e Francesco Sorrentino (difeso dagli avvocati Pelizzari e Ramella), odontotecnico ed ex politico lecchese, accusati rispettivamente di concussione e concorso in concussione per la vicenda della presunta mazzetta versata da parte di un cittadino privato per sbloccare una pratica edilizia da tempo ferma negli uffici di Palazzo Bovara.

Secondo gli inquirenti era stato il legale del cittadino, Giovanni Minervini, a consigliare la più veloce pratica della mazzetta per chiudere la pratica relativa alla concessione della servitù di passo sulla strada di via Pra’ Corvino dove il cittadino, Marco Rota, aveva fatto costruire dei box seminterrati, scoprendo poi che il terreno di accesso ai box era di demanio del Comune di Lecco.

Una vicenda lunga e intricata, che tra i protagonisti ha anche i numerosi cavilli burocratici a cui istruttori e tecnici delle pratiche edilizie devono notoriamente attenersi: questo almeno è il quadro emerso nell’udienza di giovedì che tra i testimoni portati in Aula dalla pubblica accusa (rappresentata dal pm Silvia Zannini) ha visto la presenza del sindaco di Lecco Virginio Brivio, oltre che diversi tecnici comunali impiegati nell’ufficio di Edilizia Privata ai tempi in cui il capo era il geometra Castagna.

Il sindaco Virginio Brivio
Il sindaco Virginio Brivio

E proprio sull’operato degli uffici e dell’ex capo dell’Edilizia Privata il sindaco di Lecco Virginio Brivio aveva chiesto conto all’architetto Bugatti, che con i diversi uffici comunali si era trovato spesso a lavorare per alcune pratiche “non senza difficoltà”, come raccontato dallo stesso durante l’udienza. Come precisato da Brivio in realtà la sua domanda era volta a verificare il funzionamento di tutti gli uffici, verso cui le lamentele per tempi lenti e pratiche ferme non erano poche.

La domanda non era espressamente rivolta a sapere come operava il geometra Castagna – ha spiegato Brivio – ma a capire quali erano i tempi di tutto l’iter delle pratiche, essendo coinvolti più uffici c’è anche il problema della modalità di integrazione tra i diversi lavori e le diverse documentazioni. Negli uffici comunali permangono le criticità, è innegabile, e questo va a ripercuotersi inevitabilmente nella gestione delle pratiche, spesso abbandonate per anni”.

Come raccontato il sindaco era a conoscenza della pratica del signor Rota, recentemente (inizio 2016) approdata in consiglio comunale per la delibera: “Rota mi sensibilizzò sulla sua pratica nell’ottobre 2013, mi disse che attendeva dei pareri dall’ufficio Patrimonio sulla servitù di passo necessaria e che l’ufficio viabilità stava vedendo se richiedere un pagamento di 25 mila euro o commutarlo in opere pubbliche. I ritardi nell’operazione erano tanti, oltre tutto l’atto necessitava di un parere consiliare”. Come sottolineato le ire del signor Rota non erano indirizzate al geometra Castagna, ma al “mondo intero, me compreso in qualità di sindaco” ha detto Brivio “era preoccupato che i ritardi andassero ad estendere il suo danno economico già avviato con la costruzione dei box senza accesso”.

Maurizio Castagna
Maurizio Castagna

Negata la circostanza che Castagna fosse tipo da chiedere soldi per “sveltire” le procedure: “Ad essere onesti – ha puntualizzato Brivio – un anno circa dopo che diventai sindaco una persona mi disse che il geometra era uno che diceva no quando era in veste di funzionario, ma che in veste di cittadini era disponibile a trovare altre soluzioni. Si riferiva a un presunto fatto di 15-20 anni prima, la frase era variamente interpretabile, l’ho ricordato per precisare ma non ho mai sentito parlare di soldi richiesti dal geometra”.

Numerosi gli imputati esaminati dalla pubblica difesa nell’odienza odierna tra cui il maresciallo capo Gerardo Fischetti della Guardia di Finanza, già ascoltato per tratteggiare l’attività investigativa da cui ha avuto origine il processo.

Si tornerà in Aula il prossimo 25 ottobre alle ore 9.30 per l’esame degli imputati.