Processo Sorrentino-Castagna, tolti i domiciliari all’odontotecnico

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    Francesco Sorrentino
    Francesco Sorrentino
    Francesco Sorrentino

    LECCO – Niente più arresti domiciliari per Francesco Sorrentino, l’odontotecnico ed ex politico a processo, insieme al geometra Maurizio Castagna, per la presunta tangente “sborsata” per sbloccare una pratica edilizia naufragata negli uffici comunali di Palazzo Bovara.

    A decidere l’attenuazione della misura cautelare nei confronti dell’ex consigliere comunale della Lega è stato il Tribunale di Lecco, durante l’udienza di questo giovedì. La richiesta era stata avanzata dai legali difensori di Sorrentino, Stefano Pelizzari e Valentina Ramella.

    Per Sorrentino ci sarà dunque l’obbligo di presentazione tre giorni a settimana alla Polizia Giudiziaria, presso la Stazione dei Carabinieri di Lecco.

    Uno “sconto” sulla misura cautelare è stato richiesto in sede d’udienza anche per Maurizio Castagna, difeso dagli avvocati Patrizia e Marilena Guglielmana: l’ex capo dell’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Lecco ha infatti attualmente l’obbligo di firma presso la Stazione dei Carabinieri di Calolziocorte.

    Alla richiesta di revoca presentata dalla difesa si sono tuttavia opposti il Pubblico Ministero Silvia Zannini, titolare del fascicolo, e il collegio giudicante presieduto dal giudice Enrico Manzi, che hanno definito la misura in corso nei confronti del geometra “adeguata e in non contraddizione con il lavoro attualmente svolto” (Castagna è stato riassunto in Comune a Lecco, dove lavora nell’Ufficio Archivio).

    L’udienza di giovedì ha quindi visto proseguire e terminare il controesame dell’avvocato Giovanni Minervini, terzo uomo dell’inchiesta già ascoltato nel corso dell’udienza dell’11 giugno (vedi articolo): accusato di concorso in concussione Minervini aveva patteggiato lo scorso ottobre una pena di due anni e otto mesi di reclusione.

    Giovanni-Minervini
    L’avvocato Giovanni Minervini

    Nel corso del controesame, condotto prima dall’avvocato Ramella per la difesa Sorrentino e quindi dagli avvocati Guglielmana per la difesa Castagna, precisate nuovamente alcune circostanze emerse durante la prima audizione del testimone, relative al rapporto col proprio assistito, Marco Rota, e quindi all’iter procedurale cominciato in Comune per il rilascio della servitù di passo al fine di poter accedere a dei box seminterrati costruiti ad Acquate, in via Prà Corvino.

    Riguardo allo scambio di soldi avvenuto tra l’avvocato Minervini e Sorrentino – che nella vicenda avrebbe avuto il ruolo di mediatore – incalzato dalle domande dell’avvocato Marilena Guglielmana, Minervini ha dichiarato: “Sorrentino non mi ha mai detto espressamente che i soldi della busta sarebbero andati a Castagna, l’ho solo supposto perchè di fatto era per merito suo se qualcosa inizialmente si stava smuovendo e Sorrentino me lo aveva indicato come il contatto giusto all’interno del Comune per riuscire a risolvere qualcosa con la pratica”.

    Fissata quindi la data della prossima udienza che si svolgerà l’8 ottobre: di fronte al pm e al collegio giudicante dovrebbe comparire come testimone Marco Rota, ovvero l’uomo che il 17 febbraio 2014 si presentò alla Guardia di Finanza, denunciando l’illecita proposta che gli era stata avanzata, quella cioè di allungare una “bustarella” per velocizzare l’ottenimento della pratica edilizia bloccata in Comune.