Regione. Discariche: mozione unanime del Consiglio

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    MILANO – Su proposta di Mauro Parolini, capogruppo PdL, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione ( firmata anche da Carolina Toia, Maroni Presidente) che impegna la Giunta a definire criteri che stabiliscano il limite di sostenibilità della localizzazione di discariche su un medesimo territorio.

    Con la mozione, fra i criteri per la localizzazione e all’interno del piano regionale per la gestione dei rifiuti, si introduce un “fattore di pressione”, per evitare che d’ora in avanti si verifichino situazioni di concentrazione di impianti in una stessa area.

    Sulla base di una proposta del gruppo M5S, formulata da Gianpietro Maccabiani, la Giunta valuterà la possibilità di sospendere le autorizzazioni di nuove discariche fino a quando tali criteri non saranno determinati.

    “Questo impegno ha un significato generale – ha sottolineato Parolini – anche se scaturisce dalle problematiche di un contesto particolare, quello di Montichiari”.

    “Condivido la preoccupazione per la situazione dell’area di Montichiari” ha affermato l’Assessore Claudia Terzi , “si tratta di una premessa necessaria per un nuovo tipo di ragionamento sulla gestione dei rifiuti”. “Il fattore di pressione, relativo alla presenza di discariche in ciascun Comune, sarà un indicatore importante per definire i livelli di sostenibilità degli impianti per ciascun territorio”.

    Al dibattito hanno partecipato anche Luca Marsico (PdL), Federico Lena (LN) Gian Antonio Girelli e Giuseppe Villani (PD).

     

    Con le sole astensioni dei consiglieri Laura Barzaghi, Onorio Rosati e Mario Barboni (Pd), il Consiglio regionale ha poi approvato la mozione che impegna la Giunta lombarda ad incentivare le politiche di riduzione, riciclaggio e raccolta differenziata dei rifiuti urbani; a prevedere un sistema integrato di raccolta, trattamento, riciclaggio e smaltimento che abbia come obiettivi la marginalizzazione del conferimento in discarica e l’incenerimento dei rifiuti; a non consentire progetti di ampliamento (in termini di capacità di smaltimento rispetto ai quantitativi ad oggi effettivamente trattati) di impianti quali quelli di Desio, Dalmine, Brescia, Cremona, Trezzo sull’Adda, Corteolona.

    “La Giunta e l’assessorato in particolare – ha tra l’altro detto l’Assessore all’Ambiente Claudia Terzi – si sono impegnati affinchè le previsioni di costante incremento della produzione rifiuti, ormai ampiamente superate e ereditate dai precedenti atti di programmazione, non legittimino prima dell’approvazione del Programma Regionale di Gestione dei rifiuti la realizzazione di interventi impiantistici tesi a garantire un maggior conferimento di rifiuto urbano indifferenziato agli impianti”. A tal fine – ha aggiunto – l’esecutivo sta predisponendo una modifica alla legge di settore affinchè tutte le autorizzazioni rilasciate prima dell’approvazione del Piano siano considerate alla luce dei nuovi scenari previsionali”.

    Il documento, presentato dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario Gianmarco Corbetta) e sottoscritto dai consiglieri Roberto Anelli (Lega Nord), Lara Magoni (Maroni Presidente), Michele Busi (Civica Ambrosoli), Jacopo Scandella e Giuseppe Villani (Pd), chiede inoltre di prevedere interventi di incentivazione o di disincentivazione (agendo anche sul sistema delle tariffe e sul sistema delle convenzioni con gli impianti di smaltimenti) per i Comuni che rispettano le percentuali di raccolta differenziata.