Rusconi in carcere “scosso ma pronto a chiarire”

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L'ex sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi

Marco RusconiVALMADRERA– “E’ scosso, gli è caduto addosso il mondo, ma allo stesso tempo lucido e ben determinato a chiarire la sua situazione”. Così l’avvocato Sergio Colombo descrive lo stato d’animo del suo assistito, il sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi, in carcere ad Opera dopo essere stato arrestato all’alba di mercoledì insieme ad altri 9 lecchesi nell’inchiesta condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Milano.

Solo in cella, il primo cittadino attende l’interrogatorio di garanzia previsto per sabato mattina nel quale, come spiegato dal suo legale, “chiarirà al magistrato che le cose non stanno come descritte dall’accusa, dichiarandosi innocente e proclamando la sua estraneità ai fatti”.

Le accuse nei suoi confronti sono quella di corruzione e di turbativa d’asta: nello specifico, come precisato dall’avvocato, nelle carte dell’inchiesta si parla di una tangente di 5 mila euro che il primo cittadino avrebbe intascato su 10 mila euro promessi in cambio della concessione dell’area del lido di Paré alla società legata al clan dei Trovato.

“Un’assegnazione che è stata negata alla società in questione – sottolinea l’avvocato Colombo – Un elemento che contiamo di far presente al giudice”.

L’obbiettivo del legale, a margine dell’interrogatorio, sarà quello di revocare la misura cautelare in carcere per Rusconi e fargli ottenere gli arresti domiciliari. Nel frattempo, in attesa del confronto con il giudice, il sindaco non ha potuto ricevere la visita dei suoi familiari e della moglie, preoccupata per il suo stato di salute. Li potrà vedere forse il prossimo martedì.

“La giornata di oggi è servita per fare il punto della situazione –conclude l’avvocato – il sindaco ha sfruttato questo tempo per studiarsi gli incartamenti e conta di chiarire presto la sua posizione”.