Si è spento il sorriso del “Colombo Meccanico”, fra tre giorni avrebbe compiuto 88 anni

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LECCO – Lo storico meccanico di via Aspromonte, Carlo Colombo, si è spento questa notte nella sua casa di Galbiate dove risiedeva insieme alla moglie Giuseppina. Classe 1929, “Il Colombo meccanico” come in molti lo chiamavano e conoscevano, avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 27 ottobre. 

Lavoratore puntiglioso e attento fino a ieri, lunedì, è stato a presidio della sua autofficina in centro Lecco, oggi condotta dal figlio Roberto. Una passione per il lavoro smisurata così come era l’attaccamento alla famiglia. Innamorato (e lo diceva ancora con gli occhi lucidi) della moglie Giuseppina con la quale aveva festeggiato pochi anni fa il 60° di matrimonio, Colombo era una di quelle persone rare, per le quali le giornate storte sembrano non esistere mai. Un segreto, il suo, o più facilmente un modo di approcciare alla vita sereno, senza mai prendersi troppo sul serio. Sempre positivo, gioviale, allegro, sorridente non aveva particolari hobby o passioni se non quello di essere un interista nel cuore e nell’anima.

Carlo Colombo con la moglie Giuseppina in una bellissima foto del 2009

Un uomo capace, in ogni occasione, di saper assaporare la vita dal suo lato “dolce”. “So bagai, dai che nem a bef un cordiale” (su ragazzi dai che andiamo a bere un cordiale), l’invito, puntuale, quando di tanto in tanto si passava in via Aspromonte anche solo per un saluto. Da quel cordiale, come lo chiamava lui l’alcolico a rimorchio del caffè, grappa o sambuca che fosse, non ci si salutava senza prima aver organizzato “una bela maiada insem agli amis” (una bella mangiata con gli amici).
Colombo era fatto così, lavoro e tanto, ma anche convivialità. L’età non contava, lui over 80 al tavolo con tanti giovani, con i quali se la spassava dispensando barzellette e perle di altri tempi. Un uomo di compagnia, ma anche dotato di un’eccezionale rettitudine.

Nato a Galbiate nel 1929, è cresciuto insieme a due fratelli: Mario ed Emilia, il primo divenuto prete e Rettore dei Salesiani a Torino, e la sorella suora nella Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Carlo, invece, ha iniziato a lavorare sin da giovanissimo in qualità di meccanico, quindi la parentesi del servizio militare e poi di nuovo al lavoro per alcuni anni alle dipendenze della Colombo – Pisati. Nel 1969 la decisione di mettersi in proprio aprendo un’autofficina in via Perazzo a Lecco, poi trasferita nell’attuale sede di via Aspromonte. Nel corso degli anni è diventato presidente degli Autoriparatori in Confartigianato Lecco mentre con alcuni colleghi ha fondato il Centro Revisioni Le Grigne.

“Ieri – racconta il figlio Roberto – alle 18.30 eravamo ancora qui in officina, stavamo discutendo in merito ad un intervento da fare ad una macchina. Poi è tornato a Galbiate. Questa mattina mentre ero al Centro Revisioni mi ha chiamato mia sorella Luisella, dandomi la triste notizia. Il papà se n’è andato nel sonno in seguito ad un arresto cardiaco… sembra quasi che qualcuno lo abbia ascoltato: nella sua vita è riuscito a fare tutto quello che ha voluto, persino sul come congedarsi dal mondo. Di lui porterò sempre con me un insegnamento, che è quello di saper guardare alle cose con capacità critica, sapendo che tutto può essere relativo. Al riguardo ogni tanto mi diceva: ‘Ricorda Roberto, se vai dai pigmei sei quello alto, se invece vai dai watussi sei quello basso…”.

Carlo Colombo lascia la moglie Giuseppina, i figli Roberto e Luisella con i rispettivi coniugi Cristina e Antonio, i nipoti Laura, Matteo e Alice e i fratelli Don Mario e Suor Emilia. I funerali verranno celebrati giovedì, alle 14.30, nella chiesa di Galbiate.