Si finge Questore e “frega” 5mila euro, preso dalla Digos

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LECCO – Una truffa che ha dell’incredibile quella organizzata da un 34enne nullafacente residente nel milanese, Fabiano Luca Guadagno, ai danni di alcuni cittadini della Brianza lecchese, talmente incredibile che il giovane è arrivato a spacciarsi per il questore di Lecco per riuscire a farsi consegnare denaro dalle sue vittime.

Il meccanismo era questo: l’uomo, guadagnandosi la fiducia dei raggirati fingendosi il questore o in alcune occasioni il vice questore, si faceva dare soldi finalizzati all’acquisto a prezzi ottimali di oggetti di vario genere come telefoni cellulari, jukebox, televisori ed anche autovetture che il Tribunale di Lecco avrebbe dovuto vendere in una sessione di Asta Giudiziaria, completamente inventata, che il truffatore asseriva riservata ai soli appartenenti ai ruoli Dirigenziali delle Forze dell’Ordine.

TimbroCon questo sistema ed avvalendosi di falsa documentazione, lettere, targhe di premiazione, timbri falsificati e anche ostentando in pubblico pistole automatiche allocate in apposite fondine, il 34enne è riuscito a farsi consegnare somme di danaro per un importo di circa 5 mila euro.

A smascherarlo ci ha pensato la Digos con un indagine che è partita durante le feste natalizie quando un cittadino, recando con sé alcuni documenti d’Asta chiaramente contraffatti sia nel contenuto, sia nelle firme apposte (tra cui quelle di Personale della Polizia di Stato e quella del Presidente del Tribunale), si è recato in Questura rivendicando il ritiro di alcuni oggetti che il truffatore avrebbe dovuto acquistato per lui nel corso di una di queste fantomatiche Aste Giudiziarie.

Solo qualche giorno dopo, il primo dell’anno, è arrivata alla Digos un’altra segnalazione da parte di una cittadina residente in provincia e truffata con lo stesso metodo e nei giorni successivi un’altra identica denuncia: entrambe le vittime hanno spiegato agli agenti di aver consegnato il proprio denaro a quell’uomo che si era identificato come il questore di Lecco.

G.F.L.Grazie alle descrizioni avute dalle vittime, la Digos è riuscito ad individuare il 34enne e a pedinarlo fino allo scorso 4 gennaio, quando è stato formalmente denunciato per la svariata lista di illeciti da lui commesso (Reato Continuato, Usurpazione di Funzioni Pubbliche, Falsità Materiale commessa da Privato, Sostituzione di Persona, Violazione di Domicilio, Truffa).

La perquisizione nei suoi confronti ha permesso di rinvenire subito la pistola giocattolo e la fondina in cui essa veniva custodita, mentre la successiva attività investigativa ha portato ad acquisire anche una serie di timbri, targhe ed altra documentazione che il giovane mostrava alle vittime per accreditarsi presso di loro nella veste di “Questore di Lecco” e, quindi, ottenutane così la fiducia, riusciva a farsi consegnare il danaro per i propri fini delinquenziali.

A suo carico il vero questore, Alberto Francini,  ha emesso il provvedimento del Divieto di ritorno sul territorio della provincia di Lecco.

Pistola Giocattolo (1)