Si getta dal ponte Nuovo per togliersi la vita: lo salvano

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LECCO – Ha tentato di togliersi la vita gettandosi dal ponte Kennedy ma il suo dramma ha incontrato il gesto coraggioso e generoso diversi cittadini che hanno fatto di tutto per riuscire a salvarlo: la sua identità non è ancora nota ma sarebbe una persona sulla sessantina, straniero,  il protagonista dei dolorosi fatti avvenuti poco prima delle 13 di martedì a Lecco.

il prof. Paolo Achler, il motociclista che ha tentato di salvare il suicida
il prof. Paolo Achler, il motociclista che ha tentato di salvare il suicida

L’uomo stava camminando lungo la passeggiata pedonale del ponte Nuovo per poi scavalcare la ringhiera e gettarsi di sotto, nelle acque ancora gelide dell’Adda. Il suo gesto è stato notato da un motocilista, che ha tentato di afferrarlo prima che potesse lasciarsi cadere nel fiume. A raccontare quegli attimi è lo stesso centauro, il lecchese Paolo Achler, insegnante di elettrotecnica all’Istituto Badoni:

“Ho subito notato la presenza di quella persona sul ponte che guardava di sotto, oltre la recinzione. Mi sono insospettito e ho deciso di tenerlo d’occhio. Così mi sono fermato al benzinaio e mi sono messo a fissarlo. Quando ho visto che scavalcava la recinzione ho sgasato per raggiungerlo”.

In sella alla sua moto, il professore si è lanciato a tutta velocità sul ponte per fermare il suicida. Achler è poi sceso velocemente dalla sella ed ha allungato la mano: “L’ho mancato di un soffio” ha spiegato con un po’ di amarezza.

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Il professore non è stato l’unico a notare quel drammatico tuffo: anche un agente della Questura, che in quel momento era di pattuglia, ha visto l’uomo cadere in acqua e si è gettato dalla riva, raggiungendolo a nuoto. “Non è la prima volta che mi capita di soccorre persone in acqua – ha spiegato l’assistente capo Michele Vasta – mi sono spogliato e mi sono lanciato nelle acque ma è stata durissima, se non avessi avuto assistenza credo che non ce l’avrei fatta”.

L'assistente capo Vasta, si è lanciato in acqua per salvare l'uomo
L’assistente capo Vasta, si è lanciato in acqua per salvare l’uomo

Infatti, praticamente nello stesso momento in cui il poliziotto decideva di buttarsi nell’Adda, anche due canoisti hanno capito quanto era accaduto e si sono diretti verso lo sventurato, aiutando il poliziotto a recuperarlo. Immediatamente dopo, li ha affiancati nell’operazione di soccorso anche l’equipaggio di una barca a motore.

Portato a riva, l’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118 e della Croce Rossa che nel frattempo erano arrivati sul posto insieme ai Vigili del Fuoco, ad alcune pattuglie della Polizia e ai Carabinieri in motoscafo.

Il personale medico ha iniziato una lunghissima manovra di rianimazione, durata circa una ventina di minuti.

In quei momenti, la speranza di riuscire a salvare il pover uomo sembravano vane; invece l’impegno dei soccorritori è stato ripagato: il cuore dello sventurato è tornato a battere e così, dopo averlo stabilizzato, è stato caricato in ambulanza. Le sue condizioni restano gravissime e non sarebbe fuori  pericolo. Lo straniero è stato ricoverato in prognosi riservata in neurorianimazione.

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Mentre le operazioni di soccorso proseguivano, un ragazzo straniero si è avvicinato ai poliziotti mostrando una bicicletta che, come lui stesso dichiarato agli agenti, avrebbe ricevuto in dono da un uomo a lui sconosciuto qualche attimo prima che si verificassero i fatti. Saranno gli accertamenti delle forze dell’ordine a far luce sul mistero e capire se la due ruote appartenga effettivamente al suicida, il suo ultimo regalo al prossimo prima di provare a togliersi la vita.

AL LINK: La diretta dell’operazione di soccorso

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