Spaccio di coca sulla SS36: presi tre pusher, 2 marocchini e un italiano

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    Marchese_Oukhita_Ghalili
    Da sinsitra, Gaetano Marchese, Noureddine Oukhita e Mohammed Ghalili

     

    LECCO – L’operazione “Speed 2” si era conclusa nel gennaio scorso con 14 spacciatori arrestati, dando un colpo duro allo spaccio di cocaina lungo la Statale 36 e in particolar modo in alcuni comuni brianzoli (vedi articolo). Partendo proprio dai risultati di questa lunga indagine oggi, si è ricostruita l’esistenza di una nuova batteria di spaccio operante nei territori comaschi e lecchesi.

    Sfruttando quanto emerso nell’indagine precedente ed a seguito di mirati servizi d’osservazione, si è potuto appurare che due cittadini marocchini: Noureddine Oukhita, classe 1986, Mohammed Ghalili, classe 1979 ed un cittadino italiano Gaetano Marchese, classe 1966, residente ad Asso, hanno avviato un’attività di spaccio di coca indirizzata soprattutto a ragazzi molto giovani.

    Base dei tre puscher, Inverigo, uno dei luoghi dove tra l’altro spacciavano compresi altri comuni della Provincia lecchese e comasca, in particolare Nibionno e Molteno, nei pressi di parcheggi o altri spazi pubblici.

    Dall’analisi delle dichiarazioni rese dagli acquirenti agli investigatori della locale Squadra Mobile è emerso che questo gruppo di spacciatori in meno di un anno ha venduto quasi mille dosi di cocaina al prezzo di 40/50 euro per singola dose.

    I tre cambiavano continuamente utenza telefonica per cercare di eludere controlli ed intercettazioni da parte delle Forze di Polizia, in qualche occasione gli spacciatori, ai danni di alcuni clienti che non erano in grado di pagare, hanno preso in garanzia documenti o carte di credito.

    Ancora una volta la Polizia di Stato ha avuto conferma della vastità e della portata del fenomeno che, trasversalmente riguarda tante categorie sociali, dagli studenti agli operai, ai disoccupati. In questa occasione, rispetto ad altre, si è comunque evidenziata un’età media del consumatore molto bassa, spesso sotto i trent’anni.

    I due giovani marocchini sono stati arrestati nella serata del 13 aprile a Milano, zona Quarto Oggiaro, a seguito di specifici servizi di appostamento, poi condotti nel carcere di San Vittore; il cittadino italiano è stato arrestato nella prima mattina del 14 aprile, nella sua casa di Asso e condotto presso la casa circondariale di Como.