Spara contro lo spacciatore per rapinarlo, resta in carcere il 23enne arrestato

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Confermata la custodia cautelare in carcere per il rapinatore che ha sparato al pusher nei boschi

Lo spacciatore ha perso due dita a causa del colpo d’arma da fuoco

LECCO – E’ di oggi la decisione del giudice per le indagini preliminari di convalidare, a seguito dell’interrogatorio di garanzia, la custodia in carcere per il 23enne di origine macedone accusato di tentato omicidio nei confronto di un giovane spacciatore marocchino.

I fatti si erano svolti sabato sera nei boschi tra Lecco e Ballabio. All’indomani, domenica mattina, gli uomini della Squadra Mobile avevano tratto in arresto il sospettato, Mevljan Hetem, nella sua abitazione.

Il giovane, assieme ad un altro complice di origine albanese, si è introdotto in un bosco del capoluogo lecchese in direzione della Valsassina con l’intenzione di rapinare l’incasso del presunto pusher marocchino, di 18 anni.

Quest’ultimo però aveva tentato di resistere all’aggressione e il macedone, a distanza ravvicinata, gli ha sparato un colpo di pistola ad una mano. Il 18enne si è dato alla fuga nei boschi inseguito dai rapinatori ma è riuscito a seminarli ed a raggiungere Laorca, dove ha trovato rifugio in un autobus di linea che lo ha portato alla stazione di Lecco.

Lì è stato chiamato il 118 che ha accompagnato il ragazzo al pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata l’amputazione di due falangi della mano sinistra. Nonostante la reticenza della vittima, gli investigatori della Squadra Mobile, con l’ausilio delle Volanti e della Polizia Scientifica, sono riusciti ad individuare alcuni testimoni, acquirenti dello spacciatore.

Grazie alle dichiarazioni delle persone informate sui fatti, gli agenti sono riusciti a ricostruire la dinamica del delitto e si identificavano i rapinatori, in particolare il responsabile del tentato omicidio, che veniva trovato nella sua abitazione come se nulla fosse accaduto.

Il PM di turno, dottor Del Grosso, è stato informato dell’arresto e ha disposto il trattenimento presso la locale Casa Circondariale in attesa della convalida.