Spazzino spacciatore, nascondeva la droga in municipio

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    LECCO – La Guardia di Finanza di Lecco ha arrestato per produzione e spaccio di droga un operaio comunale, dipendente di un comune della provincia.

    La droga, prodotta in casa, veniva stoccata all’interno dell’armadietto che il soggetto utilizzava all’interno dello spogliatoio del municipio.

    “All’arresto si è giunti grazie ad un sempre attento controllo del territorio che ha permesso di notare gli anomali spostamenti e fermate effettuati dall’indagato a bordo del furgoncino del Comune – spiegano i finanzieri – luoghi che non avevano nulla a che vedere con la manutenzione dell’arredo urbano o del verde comunale”.

    guardia di finanza (3)Il pedinamento e l’osservazione avrebbero fornito una visione d’insieme più completa e definita: “ l’operaio comunale di giorno spacciava, anche durante l’orario di lavoro – scrive la Gdf in una nota – mentre di sera e nella nottata, si occupava della coltivazione delle piantine di marijuana e della produzione di droga”.

    La perquisizione dell’armadietto nello spogliatoio del Comune ha permesso di sequestrare 2 Kg e mezzo di hashish suddiviso in ovuli da 10 grammi e panetti da 100 grammi oltre a 650 g di marijuana.

    Ma la vera sorpresa le Fiamme Gialle lecchesi l’hanno avuta entrando a casa, un appartamento che sarebbe stato impiegato esclusivamente per coltivare e produrre stupefacente.

    All’interno di una stanza – completamente rivestita da coperte termiche e attrezzata con irrigatori, ventilatori e lampade ad infrarossi (tutto gestito da timer, igrometri e termometri per creare il giusto habitat) sono state rinvenute oltre cento piantine di marijuana a diversi stadi di maturazione; in camera da letto stendi biancheria utilizzati per l’essicazione degli steli e delle foglie; in cucina 3 freezer e due lavatrici a mano tutto necessario per l’estrazione del principio attivo dalla marijuana.

    Per i finanzieri l’arrestato trascorreva il tempo libero a coltivare, essiccare e produrre droga, poi si recava al lavoro dove, dopo aver indossato gli abiti da lavoro, avrebbe avuto l’abitudine di accedersi uno spinello, salire sul mezzo del Comune e, tra un lavoro ed un altro, spacciare.

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