Sulle tracce del benessere con l’Arteterapia

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    A Lecco un Centro di formazione per diventare Arteterapista

    Aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2021/2022

    artiterapia

    Lasciare traccia di sé è un bisogno ancestrale dell’uomo. La storia dell’arte ce lo ricorda continuamente, a partire dalle incisioni rupestri fino ad arrivare ai giorni nostri. Per coloro che vogliono diventare Arteterapisti è possibile fare riferimento al Centro Artiterapie di Lecco, prima realtà italiana ad aver promosso un piano completo di formazione nelle Artiterapie attraverso le quattro Scuole di Arteterapia, Musicoterapia, Drammaterapia e Danzamovimentoterapia; fondato nel 1994, offre un serio e qualificato percorso di formazione avvalendosi di docenti ed esperti di rilievo nazionale e internazionale, e di una lunga esperienza che, in oltre 25 anni di attività, ha permesso a tanti dei suoi diplomati di poter operare come arteterapisti in diversi territori e ambiti (educativi, sanitari e socio-sanitari).

    Qui  https://www.artiterapie.it/scuole-di-formazione/arteterapia tutte le informazioni.

    L’arte è comunicazione, dialogo, incontro, rivoluzione sociale.

    Il segno, la traccia lasciata su un muro, su un foglio su una tela o ancora la manipolazione della materia che diviene scultura risponde a quella necessità profonda di trovare canali differenti per dialogare, prima ancora che con l’altro, con se stessi sancendo la propria presenza nel mondo.

    Utilizzare linee, forme, colori, elementi del linguaggio visivo, per narrare la vita è un’esperienza che, almeno una volta nella vita, ogni essere umano ha sperimentato ed è stata nutriente quanto più è riuscito a viverla in assenza di giudizio.

    Da alcuni decenni l’opera, frutto del processo creativo, ha trovato collocazione non solo in contesti espositivi (musei o domicili), ma anche in realtà che si occupano di relazioni di cura assumendo il nome di Arteterapia.

    L’Arteterapia è una pratica professionale finalizzata a promuovere le risorse creative, facilitare l’espressione degli individui, dei gruppi e delle comunità per sviluppare benessere personale e sociale.

    Partita negli anni 40 in Inghilterra con Adrian Hill che intuì come l’arte potesse considerarsi una nuova strategia terapeutica per i reduci di guerra, approda in America con Edith Kramer che aveva lasciato l’Austria per sfuggire alle persecuzioni naziste. Edith non riconobbe l’arte solo come canale per entrare in contatto con gli aspetti inconsci del nostro io ma la elevò a vero e proprio strumento per la loro risoluzione, e come risorsa per la crescita e maturazione personale; in Italia bisognerà attendere gli anni Settanta del secolo scorso, con Franco Basaglia, per cominciare a parlare di Arteterapia. Egli utilizzò lo strumento dell’Arteterapia soprattutto per far riemergere e recuperare le potenzialità individuali dei pazienti allo scopo di soddisfare i loro bisogni, considerando la loro diversità non un deficit, ma una specificità.

    arteterapiaLa diffusione della terapia artistica ha riguardato per diversi anni esclusivamente l’ambito psichiatrico, poi col tempo, quello dell’handicap. Oggi è possibile trovare la figura dell’Arteterapista sia in istituzioni che si occupano di prevenzione ed educazione (scuole, centri sociali, consultori, ecc.), sia in centri di riabilitazione e terapia (ospedali, centri diurni, psichiatria, nuclei operativi per le tossicodipendenze,  istituti geriatrici, etc.); in questi contesti l‘Arteterapista opera all’interno di equipe multidisciplinari per la presa in carico e la cura delle persone, mettendo in campo pratiche attente prioritariamente ai processi creativi, sia individuali sia collettivi, piuttosto che ai prodotti artistici estrapolati dal contesto relazionale che li ha generati.

    L’Arteterapista attiva un processo attraverso il quale si arriva a non guardare più l’immagine come un insieme di simboli da interpretare –  che si declinerebbe come lettura violenta e intrusiva – ma come insieme di elementi visivi (linea, colore, spazio, forme, volumi) e delle loro organizzazioni spaziali (pesi ,equilibri, direzioni, forze). Elementi e organizzazioni che prendono vita all’intero dello spazio e nel dialogo tra il fruitore e l’opera, e che permettono di conversare con il mondo di chi l’ha realizzata.

    Dagli anni Settanta ad oggi molta strada è stata fatta e risulta sempre più facile trovare persone interessate a svolgere questa professione, la cui preparazione deve prevedere un percorso formativo che soddisfi i requisiti della Norma UNI 11592.

    arteterapiaLa Scuola di Arteterapia di Lecco è riconosciuta dall’ “Associazione Professionale Italiana Arteterapeuti” (https://www.apiart.eu), associazione di riferimento per i più qualificati professionisti nell’Arteterapia. Il percorso di formazione è conforme alle indicazioni della norma UNI 11592 per le figure professionali operanti nel campo delle Arti Terapie e i diplomati della Scuola di Arteterapia di Lecco sono professionisti secondo la L. 4/2013.

    Le iscrizioni per l’anno scolastico 2021/2022 sono aperte https://www.facebook.com/CentroArtiterapieLecco/videos/171531991695673/

     Il Centro Artiterapie di Lecco https://www.artiterapie.it propone, accanto alle attività delle Scuole, seminari, convegni, ecm ed eventi: al link https://youtu.be/xRITYYPugTw puoi seguire l’ultimo evento dello scorso maggio, il meeting nazionale online “Le arti come cura del nostro tempo”.

    Informazioni e contatti

    Sito: https://www.artiterapie.it
    Posta elettronica: info@artiterapie.it
    FB e Istagram Centro Artiterapie Lecco
    Tel. 0341-350496