Terrorismo: processo a Milano, Moutaharrik sceglie l’abbreviato

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Abderrahim Moutaharrik

LECCO/MILANO – Ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato Abderrahim Moutaharrik, il 27enne marocchino residente a Lecco e campione di kickboxing, finito in carcere lo scorso aprile con l’accusa di terrorismo internazionale per presunti legami con l’Isis. Lo riporta l’Ansa.

Stando alle indagini, il “pugile dell’Isis” avrebbe ricevuto un ordine dal Califfato, lo scorso aprile, inviato tramite whatsApp: “Ascolta lo Sceicco, colpisci!(…) fai esplodere la tua cintura nelle folle dicendo ‘Allah Akbar'”. Tra gli obiettivi del marocchino ci sarebbero stati Roma e il Vaticano.

Il processo con rito abbreviato – che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna – si terrà davanti ad un gup a Milano, come prevedono le norme, anche se nelle scorse settimane era stato disposto dal gip il processo con rito immediato davanti alla Corte d’Assise di Como, perché sede di Assise anche per Lecco, città dove vivevano il pugile, difeso dal legale Vittorio Platì, e la moglie Salma Bencharki, arrestata col marito sempre lo scorso aprile.