Tragedia a Lecco: morto il Pubblico Ministero Laura Siani. Aveva 44 anni

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Laura Siani era giunta da pochi mesi presso il Tribunale di Lecco in qualità di Sostituto Procuratore

Nata a Sesto San Giovanni, aveva già lavorato presso i Tribunali di Palermo e Lodi svolgendo importanti inchieste Antimafia

LECCO – Tragedia nella tarda serata di lunedì in un appartamento di via Cavour a Lecco, in pieno centro città, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita dal Pubblico Ministero Laura Siani, figlia del musicista Dino Siani e sorella dell’ex sindaco di Mandello del Lario Giorgio Siani, poi consigliere comunale a Lecco.

Il magistrato è stato trovato privo di vita in circostanze che il sopralluogo effettuato in serata dai Carabinieri ha cercato di chiarire, l’ipotesi più plausibile sembrerebbe quella di un drammatico gesto volontario. Il fatto è accaduto nell’appartamento dove il Pm abitava, al primo piano di un palazzo della storica via del centro. Da qualche giorno conoscenti e  colleghi non riuscivano a rintracciarla. E’ stato il sostituto procuratore Paolo Del Grosso a recarsi presso la casa del magistrato riuscendo ad entrare nell’abitazione, con l’auto di vicini e proprietari dell’appartamento, dalla finestra di casa, rinvenendo il cadavere della donna.

 

Sul posto si sono portati i Carabinieri di Lecco, con il tenente colonnello Claudio Arneodo e il capitano Alessio Zanella insieme all’ex procuratore capo Antonio Chiappani (trasferito nelle scorse settimane alla Procura di Bergamo) e i sostituti procuratori Andrea Figoni e Giulia Angeleri. Sul posto anche una Volante della Questura.

Il pubblico ministero Laura Siani (foto LodiNotizie.it)

Giunta presso il Tribunale di Lecco a marzo in qualità di Sostituto Procuratore, la dottoressa Siani, nata a Sesto San Giovanni, classe 1976, aveva di fatto ‘completato’ l’organico dei Sostituti Procuratori in servizio presso il Tribunale di Lecco. Prima di approdare a Lecco, aveva trascorso due anni a Palermo, città nella quale si era occupata di diverse inchieste della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e prima ancora a Lodi dove collaborò all’inchiesta che portò all’arresto del sindaco del capoluogo Simone Uggetti e di un avvocato con l’accusa di turbativa d’asta.

Dopo le verifiche della Polizia Scientifica dei Carabinieri nell’appartamento e sulla salma del giovane magistrato, il corpo è stato portato presso la camera mortuaria dell’ospedale di Lecco. Fortemente addolorato,  l’ex procuratore capo Antonio Chiappani ha salutato il feretro toccando delicatamente per due volte il vetro del carro funebre. “Siamo tutti distrutti” sono le sue parole.