Truffa ai Comuni: scattati i sequestri nei confronti di Aipa

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    LECCO – Nel marzo dello scorso anno, per aver sottratto sette milioni di euro dalle casse di 800 Comuni, era stato arrestato Daniele Santucci, il “patron” di Aipa S.p.a., società di riscossione tributaria che, in Italia, risulta essere seconda solo ad Equitalia per raccolta e capillarità.

    Mentre un anno fa’ si era proceduto per l’ipotesi di peculato con il sequestro dei beni personali di Santucci, in queste ore invece la Guardia di Finanza lecchese, sta eseguendo i sequestri conservativi dei conti corrente e delle proprietà riconducibili alla società di riscossione per garantire il ristoro del danno erariale.

    L’attività Investigativa, condotta dalle Fiamme Gialle -sotto la direzione della Magistratura Contabile- ha avuto come base di partenza l’indagine penale ed ha permesso di far luce sulle responsabilità contabili attribuibili alla società di riscossione.

    Dagli approfondimenti della finanza lecchese sarebbe emerso come, agli 800 Comuni che hanno affidato la gestione degli incassi ad AIPA S.p.a. – di cui oltre 400 in Lombardia – sarebbe giunta solo parte di quanto in loro nome riscosso a titolo di Imposte Comunali.

    Per garantire la solvibilità della società nei confronti degli enti locali danneggiati e dell’erario, è stato quindi eseguito un sequestro conservativo su tutti i conti corrente ed i beni immobili fino al raggiungimento di quanto sarebbe stato illecitamente sottratto.

    Ora al vaglio della Magistratura Contabile la posizione di alcuni amministratori locali nonché di alcuni dipendenti e organi di controllo dell’Aipa. Per la Guardia di Finanza sarebbe opportuno capire perché non siano state attivate le garanzie (polizze fideiussorie ) che gli enti locali avrebbero potuto escutere, stante i gravi ritardi, le omissioni e le irregolarità commessi da Aipa negli appalti di riscossione.