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LECCO – Una Chiesa stracolma e un piazzale altrettanto gremito di persone: l’intera comunità di Acquate e non solo si è voluta stringere intorno alla famiglia di Fabio Pozzi, il 40enne morto a seguito di uno shock anafilattico dovuto alla puntura di un insetto.
Era lunedì 22 agosto, Fabio stava lavorando nel suo orto, in località Falghera, quando ha accusato un malore. Giusto il tempo di avvisare la moglie e poi è sopraggiunto l’arresto cardiaco, causato dallo shock anafilattico. Una reazione estrema del suo corpo a quella che i medici hanno verificato essere stata la puntura di un insetto.
Fabio era stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Manzoni, dove è stato in coma per due giorni, fino al decesso, sopraggiunto nella nottata tra mercoledì e giovedì.
Un destino beffardo, che lo ha strappato all’affetto della moglie e di tre bimbi piccoli, qui quali Fabio Pozzi viveva ad Acquate. Ma anche ai tanti amici e conoscenti che oggi hanno voluto radunarsi nella chiesa rionale per dare l’ultimo saluto al 40enne “sorridente e spensierato”, che amava la vita, “sapeva tornare bambino ma allo stesso tempo essere un padre paziente” come lo hanno ricordato in una lettera a fine funzione.
“Ciao a tutti e buon viaggio, ce lo siamo detti poco più di dieci giorni alla fine della settimana di vacanza dei gruppi di spiritualità familiare(…) c’eri anche tu, Fabio, la tua voce la sentivamo forte, era di incoraggiamento ai tanti bambini che ti circondavano per la tua simpatia, per il tuo tornare gioiosamente bambino ma anche essere padre paziente. Di questa settimana insieme sentiamo ancora l’eco, ma è solo l’ultimo dei ricordi insieme”.
“Bastava incontrarti per avere un tuo sorriso, un tuo saluto, anche di sfuggita dietro alla visiera del casco mentre andavi con la tua moto per i boschi. Per tutti noi sei e sei stato Fabio, anzi, il Fabio, innamorato della vita, della famiglia, delle cose semplici, pieno di passioni e di voglia di fare. Abbiamo pregato, sperato fino in fondo di tenerti ancora un bel po’ per noi, ma nel paradiso si vede che avevano bisogno proprio di uno come te. Ora sappiamo che tu dal paradiso sarai sempre vicino ai tuoi cari, noi saremo con te Fabio e tu con loro e ci darai una mano a capire il senso di tutto questo. Ciao Fabio buon viaggio“.
Al termine della funzione religiosa, celebrata dal Parroco di Acquate, Don Carlo, un lungo corteo ha accompagnato Fabio verso il cimitero di Castello, dov’è stato sepolto.
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