Una testa di maiale mozzata: nel mirino Redaelli (ex Gilardoni)

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Roberto Redaelli
Roberto Redaelli
Roberto Redaelli

MALGRATE / MANDELLO – Che il clima attorno a lui si fosse fatto pesante lo aveva già capito, ma quanto avvenuto domenica è stata un’amara sorpresa per Roberto Redaelli: una testa di maiale mozzata è stata lasciata di fronte al negozio della moglie a Malgrate; un gesto grave che suona come una minaccia nei confronti dell’ex capo del personale della Gilardoni Raggi X.

Il muso dell’animale è stato ritrovato domenica mattina davanti all’ingresso della lavanderia a gettoni gestita dalla congiunta di Redaelli, in località Porto.

L’autore evidentemente sapeva che quell’attività era legata alla famiglia dell’ex dirigente dell’azienda mandellese, recentemente licenziato dalla Gilardoni dopo il cambio del consiglio di amministrazione e l’estromissione della presidente Maria Cristina Gilardoni, la ‘nonna padrona’ come è stata definita dalla stampa nazionale sul caso delle presunte vessazioni denunciate dai lavoratori.

Redaelli, che è anche consigliere comunale a Pescate, nel pomeriggio di domenica è stato ascoltato dai carabinieri che ora indagano per risalire ai responsabili del gesto.

Nel frattempo  il sindaco di Pescate, Dante De Capitani,  giunta e il gruppo consiliare Pescate per le Libertà hanno voluto esprimere la propria solidarietà e definiscono  “vili attacchi culminati nell’inaccettabile intimidazione. Restiamo in attesa – scrivono in una nota – che la magistratura faccia chiarezza sul fatto e su tutta la vicenda”.