Valmadrera. Interdittiva per la Monti Auto, al centro dell’inchiesta antimafia

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L’azienda di Danilo Monti, a Valmadrera, interdetta per mafia dalla Prefettura

La società è già al centro dell’ultima inchiesta, il titolare in carcere per omicidio

VALMADRERA – È stata adottata oggi dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa una nuova informazione antimafia, a carattere interdittivo, nei confronti dell’impresa individuale Monti Auto di Monti Danilo, con sede a Valmadrera, operante nel settore del commercio online delle autovetture.

La società è tra quelle citate nell’ultima operazione anti-mafia nel lecchese (qui l’articolo) e ritenuta nelle disponibilità della ‘ndrangheta, in particolare del gruppo capeggiato, secondo le indagini, da Cosimo Vallelonga.

Il titolare formale dell’azienda, Danilo Monti, classe 1991, era stato già arrestato nel 2018 per l’omicidio di Francesco Rosso, macellaio ucciso a Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro, nel 2015 (Qui l’articolo).

Lo stesso Monti è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito della recente indagine Cardine -Metal Money, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e condotta da Questura e Guardia di Finanza di Lecco.

“Danilo Monti, già strettamente legato alla famiglia dei Trovato, nota per la sua affiliazione alla criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, viene considerato, nell’ambito della citata ordinanza, il punto di intersezione tra diverse cosche calabresi che, interagendo tra loro sul territorio della provincia di Lecco e in quelle limitrofe, evidenziano una comunione di interessi criminali” spiegano dalla Prefettura di Lecco.

Tredici interdittive in meno di due anni

Salgono così a 13 le interdittive emesse dalla Prefettura di Lecco in meno di due anni, frutto di un intenso lavoro svolto dal Gruppo Interforze Antimafia, all’interno del quale operano Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia.

L’attività di prevenzione amministrativa è fondamentale per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto produttivo legale. Proseguiremo su questo fronte per tutelare, con tutti gli strumenti che l’ordinamento ci offre, l’economia di questo territorio” ha commentato il Prefetto De Rosa.

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