Casargo, addio a Giovanni Acerboni, anima e fautore dell’Alpe Paglio

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Giovanni Acerboni

Si é spento a 93 anni il “Poia” colui che lanciò l’Alpe Paglio con il turismo sportivo e l’intrattenimento

Giovedì alle 15.30  i funerali nella chiesa di Casargo

CASARGO – E’ morto a 93 anni Giovanni Acerboni, da tutti conosciuto con il soprannome “Poia” un’istituzione per l’Alpe di Paglio.

Proprio lui diede vita alla nota località turistica valsassinese grazie alle iniziative brillanti che lo resero un personaggio stimato per la sua energia e le imprese che rilanciarono il territorio.

“Con i suoi fratelli aveva un’impresa edile e agli inizi Anni 60 realizzarono la strada che da Casargo giunge all’Alpe di Paglio  – ricorda commosso il figlio Luca Acerboni – Lì poi costruirono le prime 14 villette e inizio il boom dell’alpe”.

Giovanni intuì le grandi potenzialità di Paglio grazie alla conformazione e alle bellezze  naturali della zona. Per la gestione degli impianti sciistici creò la Società Turpova (Turistica popolare valsassinese) con una trentina di Soci e poi rilevata fino a diventarne amministratore unico.

Giovanni Acerboni con il figlio Luca

Nel 1971 iniziò la prima stagione sciistica e gli impianti rimasero in funzione fino al 2003. Negli anni ’80 su queste piste gareggiavano campioni nazionali e internazionali. Mio padre era un grande appassionato del settore era anche membro del Anef (Associazione Nazionale esercenti funiviari) si interessava e ricercava sempre le novità del settore anche attingendo alle località sportive e sciistiche più rinomate – prosegue Luca – Lui decise di vivere proprio lì dove dedicò gran parte delle sue energie e interessi, era innamorato di quel territorio.  Dismessi gli impianti sciistici installò una pista di bob estivo che funzionò fino al 2020. Molti anni fa con i fratelli Casargo fondò anche una azienda che produceva macchinari per  realizzare forbici. Quelle macchine vennero vendute a Premana e poi in tutto il mondo.  Era un carattere originale e molto caparbio per quello forse riuscì a fare tutto a modo suo. Un fisico e una forza invidiabile, poco tempo fa diceva di aspettare le Olimpiadi invernali del 2026. Sognava già di apprezzare dal vivo quell’evento e di diventarne parte attiva come tutte le iniziative sportive locali”.

Giovanni Acerboni all’Alpe di Paglio con la turbina neve nel 2021

Anche il sindaco di Casargo Antonio Pasquini ha tracciato un bel ricordo del suo concittadino: “Il Poia personaggio schietto, energico e sempre un passo avanti il peso dei suoi anni, i problemi, le difficoltà affrontate con entusiasmo, arguzia, testardaggine ed un invidiabile ottimismo da sognatore, quante ne avremmo da imparare! Ciao Poia, sei uno degli ultimi di una generazione che ci ha insegnato a vivere. Oggi a Paglio è seccato il larice più importante, ma i suoi consigli e la luce dei suoi occhi mentre parlava di Paglio rimarranno per sempre”.

L’ultimo saluto a Giovanni Acerboni è fissato per giovedì alle 15:30 nella chiesa di San Bernardino a Casargo.