Frana del Due Mani, salgono a diciannove gli sfollati a Ballabio

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Uno dei massi franati dal Due Mani a Ballabio

Dopo la frana, ancora è non rientrato il pericolo. Aumentano gli sfollati, chiusa la strada

Il sindaco: “Metteremo in sicurezza le case, poi i disgaggi”

BALLABIO – “Purtroppo la situazione non consente un’immediata risoluzione”. Non sono buone notizie quelle giunte al sindaco di Ballabio, Giovanni Bussola, dopo i controlli effettuati sul versante del monte Due Mani dopo la frana di alcuni massi che mercoledì sera sono crollati nelle vicinanze di alcune abitazioni (vedi articolo).

Già in serata erano state allontanate dalle loro case nove persone, quattro nuclei familiari. Nel pomeriggio gli sfollati sono saliti a diciannove, si tratta dei residenti di quattro abitazioni ritenute più a rischio.

“Abbiamo fatto un’ordinanza e chiuso anche la strada, via Valderia, che sarà accessibile solo ai residenti” spiega Bussola.

L’area colpita dalla frana in un’immagine dall’elicottero dei vigili del fuoco

In mattinata, con le luci del giorno, sono iniziati i controlli del geologo incaricato, con il supporto dell’elicottero dei vigili del fuoco che ha sorvolato la zona. I pompieri hanno vigilato tutta la notte, presidiando l’area per sicurezza e in mattinata hanno effettuato dei sopralluoghi nell’area del crollo.

Sul posto anche i tecnici di Snam per verificare se vi fossero stati danni al gasdotto che passa proprio nel punto dove un masso è ruzzolato a valle.

Le tempistiche di intervento, purtroppo, non saranno brevi ha spiegato il primo cittadino: “Attendiamo l’esito finale degli accertamenti per capire come poter intervenire, con tutta probabilità servirà il posizionamento di reti paramassi – sottolinea Bussola – la prima cosa da fare adesso è mettere in sicurezza le abitazioni più a rischio e poi procedere con i disgaggi secondo le indicazioni che il geologo ci fornirà”.